martedì 11 giugno 2019
Il vicepremier: dovranno restituire i 15 milioni già ricevuti per il piano industriale. Domani il tavolo al Mise sullo stabilimento di Napoli
La manifestazione a Roma dei lavoratori Whirlpool (Fotogramma)

La manifestazione a Roma dei lavoratori Whirlpool (Fotogramma)

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Il governo usa il pugno di ferro con Whirlpool. "Non ha tenuto fede ai patti, si è rimangiata la parola e dice di voler chiudere lo stabilimento di Napoli" e per questo il vice premier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha prima annunciato e poi firmato "una direttiva ministeriale che revoca tutti gli incentivi, ne hanno avuti circa 50 milioni di euro dal 2014 a oggi, perché in Italia ci dobbiamo far rispettare". Il vicepremier ha confermato questa mossa del governo, preannunciata nei giorni scorsi, stamattina su Rtl. "Se vieni in Italia e prendi i soldi dello stato non è che poi te ne vai e chiudi gli stabilimenti tenendo un atteggiamento contrario ai patti". "Quando ci siamo insediati abbiamo detto che avremmo difeso il made in Italy - ha ribadito nel pomeriggio Di Maio in un video su Facebook -. Qui è finita l'epoca del Bengodi".

La multinazionale americana negli ultimi anni aveva acquistato gli stabilimenti della Indesit in Italia. A fine maggio ha annunciato la cessione dello stabilimento di Napoli, dove sono impiegati 420 lavoratori, mettendo a rischio i posti di lavoro. Una situazione che ha provocato scioperi e proteste davanti allo stabilimento e a Roma, presso la sede del Mise. La decisione violerebbe gli accordi che la multinazionale americana aveva preso con lo stesso ministero per il piano industriale del gruppo in Italia e il rilancio dello stabilimento di Napoli. Lo Stato aveva autorizzato 50 milioni di incentivi all’azienda, di cui 15 milioni già concessi.

La settimana scorsa Di Maio aveva lanciato un ultimatum all'azienda affinché trovasse una soluzione in tempi strettissimi (sette giorni) ma non essendo pervenuta (al momento) alcuna apertura oggi è arrivato (anche in vista del vertice di domani al Mise) l'annuncio della revoca degli incentivi. L'azienda ieri ha fatto sapere di non aver mai disdetto l'accordo e di cercare una soluzione condivisa" senza però dare ulteriori indicazioni.

I sindacati e i lavoratori hanno paura dell'ambiguità dell'azienda e non sono convinti che un taglio degli incentivi, anche se unito alla restituzione dei fondi pubblici, possa bastare a far cambiare idea sulla cessione del sito. Smentita l’indiscrezione secondo cui, una cordata di imprenditori guidata dal presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, sarebbe interessata a rilevare lo stabilimento Whirlpool di Napoli. “È una notizia priva di fondamento e non ha alcuna ragione d’essere. Peraltro non è il mio settore perché io lavoro nel biomedicale”, ha chiarito lo stesso Bonomi. Per domani è stato convocato al Mise un tavolo con i rappresentanti di Whirlpool, per discutere la situazione occupazionale e produttiva dell’azienda. L’incontro sarà presieduto da Di Maio, parteciperanno anche i sindacati e le Regioni coinvolte.

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