mercoledì 30 ottobre 2019
L'annuncio del ministro Patuanelli: si torna al tavolo della trattativa. L'azienda: cerchiamo soluzione condivisa. I sindacati: è solo un rinvio, confermati lo sciopero e la manifestazione di domani
La protesta dei lavoratori dello stabilimento di Napoli lungo l'autostrada del Sole (Ansa)

La protesta dei lavoratori dello stabilimento di Napoli lungo l'autostrada del Sole (Ansa)

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Whirlpool ha ritirato la procedura di cessione per lo stabilimento di Napoli che dal primo novembre avrebbe dovuto chiudere. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, secondo il quale con questa revoca c'è "la possibilità di ricominciare a produrre nello stabilimento". Per il ministro, che ha ringraziato le sigle sindacali, in questo modo ci sono le condizioni per risedersi ad un tavolo con l'impresa e le parti sociali. "È stata fatta una buona squadra che ha convinto Whirlpool a recedere", ha commentato Patuanelli. Appena due settimane fa, nell'incontro del 15 ottobre, la multinazionale americana aveva comunicato l'intenzione di procedere alla cessione del ramo d'impresa alla svizzera Prs di Lugano che si occupa di refrigeratori e la conseguente chiusura dello stabilimento napoletano.Whirlpool Emea (la divisione europea del gruppo) ha spiegato in una nota il suo cambio di strategia dicendo di essere pronta "a ritirare la procedura di trasferimento del ramo d'azienda, a non procedere con il licenziamento collettivo dei dipendenti di Napoli e a continuare la produzione delle lavatrici".

La multinazionale americana ha ribadito la volontà dell'azienda di non proseguire sulla strada della chiusura del sito Whirlpool di Napoli sottolineando come "le attuali tensioni siano controproducenti nella ricerca di una soluzione condivisa, a fronte di una situazione di mercato che rende insostenibile il sito e che necessita di una soluzione a lungo termine". Whirlpool è convinta che, con maggior tempo a disposizione, si possa raggiungere una soluzione condivisa per garantire un futuro sostenibile nel lungo termine allo stabilimento di Napoli (che produce lavatrici di alta gamma)e ai suoi 400 dipendenti.

Nei prossimi giorni ripartirà il tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte che si era interrotto dopo l'ultimo incontro al quale aveva partecipato anche il premier Giuseppe Conte. "Un'ottima notizia da Stefano Patuanelli, la Whirlpool ritira i licenziamenti a Napoli. Soddisfazione per i lavoratori e una città che uniti hanno lottato e ottenuto un risultato. Ora lavoriamo insieme a garantire un futuro allo stabilimento. Noi ci siamo, il lavoro è dignità" esulta su twitter il ministro per il Sud GiuseppeProvenzano. Di "notizia molto positiva" che apre alla possibilità di un buon progetto e alla concreta possibilità che l'azienda rimanga a Napoli e continui la produzione" parla la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. I sindacati confederali tirano un sospiro di sollievo ma confermano la manifestazione a Napoli e lo sciopero generale dei metalmeccanici di domani. "Ci sarà - sottolinea in una nota il segretario generale della Fim-Cisl Marco Bentivogli - una tregua fino a marzo. Whirlpool conferma il progressivo calo di mercato e la volontà di cessione resta solo rinviata a inizio 2020. Non siamo alla soluzione ma guadagnare tempo prezioso è utile e bisogna ringraziare i lavoratori di Napoli e di tutto il gruppo che non si sono mai rassegnati e hanno continuato a lottare".

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