martedì 14 giugno 2016
A dirlo la Fondazione studi dei Consulenti del lavoro: «Le modifiche della legge di Stabilità consentono di azzerare il cuneo fiscale, in quanto l’esclusione dalla base imponibile fiscale determina anche l’esonero ai fini contributivi».
«Il welfare aziendale è diventato più competitivo»
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Il quadro normativo del welfare aziendale è più competitivo. A dirlo la Fondazione studi dei Consulenti del lavoro nella circolare numero 10 del 2016. "Le modifiche della legge di Stabilità 2016 - spiega la Fondazione studi - rilanciano uno strumento che finora era fortemente limitato dal trattamento fiscale e contributivo previsto dal legislatore fino al 2015. Le rette degli asili nido, le spese sanitarie e per l’assistenza a disabili e anziani, ma anche le erogazioni per attività ricreative o sportive a favore dei dipendenti o dei loro familiari potranno rappresentare una retribuzione in natura che godrà di un trattamento fiscale agevolato"."Le modifiche - spiega - consentono ora la piena detassazione del welfare aziendale erogato dai datori di lavoro ai lavoratori anche se di origine contrattuale. Una novità che consente di azzerare il cuneo fiscale, in quanto l’esclusione dalla base imponibile fiscale determina anche l’esonero ai fini contributivi. La circolare analizza le modifiche apportate dal legislatore e le relative condizioni previste"."Nel documento - avverte - si evidenzia, inoltre, che l’erogazione del welfare aziendale può avvenire anche mediante l’utilizzo di voucher e che le erogazioni sono pienamente deducibili ai fini fiscali da parte dei datori di lavoro. Ora, quindi, il quadro normativo è molto più competitivo tanto da poter prospettare un ragionevole sviluppo del piano di welfare all’interno delle aziende".
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