martedì 10 aprile 2018
Inattesa svolta nel management del colosso automobilistico tedesco che si prepara a sostituire il suo ceo in carica solo dal settembre 2015, sette giorni dopo lo scoppio dello scandalo dieselgate
Herbert Diess con Matthias Mueller

Herbert Diess con Matthias Mueller

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L'attuale numero uno del Gruppo Volkswagen, Matthias Mueller, lascerà a breve il suo incarico di ceo a Herbert Diess, attuale responsabile del marchio. La ragione è ancora tutta da chiarire (strascichi del dieselgate o altro?), ma l’identità del successore e la data del cambio al vertice sono quasi certi. Fonti tedesche riferiscono che la questione sarà affrontata nel prossimo Consiglio di sorveglianza, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali.

Matthias Mueller è in carica dal 25 settembre del 2015, quando prese il posto del detronizzato Martin Winterkorn sette giorni dopo lo scoppio dello scandalo dieselgate che lo travolse. L’attuale ceo (che aveva ancora due anni di contratto), «ha espresso – si legge in una nota diffusa da Wolfsburg – la sua generale disponibilità a partecipare al cambiamento». La staffetta con Diess potrebbe essere correlata a nuove evidenze collegate allo scandalo delle emissioni truccate: quella del nuovo numero uno è infatti una figura in questo senso “pulita”, perché il suo arrivo nel Gruppo è datata giugno del 2015, anni dopo la progettazione dei software fraudolenti.

L’avvicendamento al vertice è tuttavia così inatteso che ogni considerazione pare prematura. Anche perchè segue di poche settimane la presentazione di un bilancio record per il Gruppo, che nel 2017 ha consegnato 10,7 milioni di veicoli nel mondo (+4,3%), con 230,7 miliardi di euro di ricavi (+6,2%) e l’annuncio di ambiziosi programmi che indirizzano il costruttore tedesco verso l’elettrificazione. La Borsa ha comunque reagito con entusiasmo alla notizia: ieri a Francoforte il titolo Volkswagen ha guadagnato fino a 5 punti percentuali.

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