venerdì 6 dicembre 2019
Il Gruppo di Wolfsburg sarà il primo costruttore a usare mercantili a GNL a basse emissioni per il trasporto delle vetture da gennaio 2020
Volkswagen e Bmw, stop all'uso di navi cargo inquinanti
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Volkswagen Group sarà la prima azienda automobilistica a utilizzare due navi mercantili alimentate a gas naturale liquefatto (GNL) per il trasporto transoceanico di vetture. Le due imbarcazioni di Siem Car Carriers sono state varate pochi giorni fa in Cina. Thomas Zernechel, Responsabile di Volkswagen Group Logistics, ha commentato l’importanza strategica dei mercantili per la logistica del Gruppo: «Con queste navi apriamo nuove prospettive per quanto riguarda la riduzione delle emissioni. Sono i primi mercantili al mondo per il trasporto transoceanico di vetture a essere alimentati con GNL. Rappresentano una componente fondamentale per il nostro obiettivo strategico, quello di arrivare a una logistica neutrale dal punto di vista climatico, insieme al sempre maggiore utilizzo di camion a GNL, alla conversione di molti dei nostri trasporti ferroviari all’energia pulita e all’impiego di biocarburante per le rotte marittime di corto raggio».

Volkswagen muove 2,8 milioni di automobili nuove all’anno. A questi si aggiungono 250.000 container che contengono componenti e pezzi di ricambio. Le navi a GNL sostituiranno due dei nove mercantili tradizionali alimentati a olio combustibile denso attualmente utilizzati da Group Logistics nell’Atlantico, tra Europa e Nord America. I motori a GNL consentono una sensibile riduzione delle emissioni: fino al 25% in meno di CO2, fino al 30% in meno di NOx, fino al 60% in meno di particolato e fino al 100% di SOx. Le due navi, tecnologicamente avanzate, sono lunghe 200 metri e larghe 38. Hanno 13 ponti auto e una capacità pari a 7.500 tonnellate di stazza, che corrispondono a circa 4.700 veicoli del mix di modelli del Gruppo Volkswagen. Finora erano state costruite soltanto poche e più piccole navi per merci rotabili con alimentazione a GNL, destinate al trasporto su brevi distanze. Per quanto riguarda il trasporto transoceanico di veicoli, Volkswagen Group Logistics fa da apripista con questo tipo di alimentazione.

Anche il Gruppo BMW ha ampliato il proprio impegno per rendere la logistica dei trasporti più sostenibile. Nell'ambito dell'impegno di ridurre ulteriormente le emissioni di carbonio lungo l'intera catena del valore, l'azienda si è unita alla "Getting to zero Coalition". L'obiettivo di questa iniziativa è quello di utilizzare navi da carico a zero emissioni a partire dal 2030. La Getting to zero Coalition rappresenta una partnership tra il Global Maritime Forum, Friends of Ocean Action e il World Economic Form. «Il trasporto marittimo è fondamentale per la rete produttiva internazionale del BMW Group e per la distribuzione globale dei veicoli. Consideriamo la Getting to Zero Coalition un'opportunità unica per ridurre le emissioni di carbonio anche nel settore marittimo», sottolinea J'rgen Maidl, Senior Vice President Production Network e Supply Chain Management BMW Group.

Il trasporto marittimo rappresenta attualmente il 50 per cento delle emissioni di CO2 della catena di trasporto del Gruppo BMW. A livello globale, circa il tre per cento delle emissioni complessive di gas a effetto serra proviene dal trasporto marittimo e la tendenza è fortemente in salita. Nell'ambito della Getting to Zero Coalition, il BMW Group intende raggiungere l'eliminazione totale delle emissioni di carbonio utilizzando combustibili privi di carbonio e nuovi sistemi di propulsione, oltre a ottimizzare l'efficienza energetica. Il BMW Group continua a promuovere la decarbonizzazione all'interno dell'azienda nel settore della logistica: oltre alla strategia di sostenibilità lungo l'intera catena del valore, anche l'approccio olistico del Gruppo include metodi di produzione a misura di risorse negli impianti BMW in tutto il mondo e un ulteriore sviluppo della mobilità elettrica.

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