martedì 25 marzo 2014
Un fatturato complessivo di due miliardi e 780 milioni di euro con 520mila addetti in tutta Italia (nella foto Giovanni Paolino, presidente di Avedisco).
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La vendita diretta si riconferma uno dei pochi settori vincenti nel nostro Paese, un mercato in netta controtendenza rispetto alla situazione economica generale, che vede da un lato il calo dei consumi e dall’altro l’aumento del tasso di disoccupazione. Il settore del Direct Selling in Italia, rappresentato da 124 aziende di cui  34 nel 2013 (36 nel 2014) appartenenti ad Avedisco, ha concluso il 2013 in positivo: un fatturato complessivo di due miliardi e 780 milioni di euro con 520mila Incaricati alle Vendite Diretta in tutta Italia.Questi i dati stimati e resi noti dal Centro Studi e Statistiche di Avedisco, prima Associazione italiana di Vendita Diretta e membro effettivo di Seldia (Associazione Europea della Vendita Diretta) e di WFDSA (Federazione Mondiale delle Associazioni di Vendita Diretta).Uno sguardo rivolto alle aziende associate Avedisco mostra una crescita rispetto al 2012 del +3% e +12,99% rispettivamente al fatturato e forza lavoro: numeri in netto aumento che avvalorano ulteriormente il settore e la crescita costante delle nostre Aziende.Le aziende associate Avedisco continuano a essere i portavoce del Direct Selling, risultando sinonimo di professionalità e garanzia di successo. Numerosi italiani scelgono di entrare a far parte del mondo della Vendita Diretta, 332mila incaricati alle vendite nel 2013, un fatturato totale di 822 milioni di euro, sono questi i fattori che sottolineano il ruolo rilevante di questo modello di business nella nostra economia: un settore forte e dinamico, apprezzato dagli italiani sia in termini di opportunità di impiego che di stile di vita e consumo. "I diversi comparti merceologici delle aziende associate - dichiara Giovanni Paolino, presidente Avedisco - contribuiscono concretamente al raggiungimento degli ottimi risultati, incidendo notevolmente sul fatturato totale: rappresentativo è il comparto “alimentare – nutrizionale”, 313,6 milioni di euro ( + 9,56 % rispetto al 2012), seguito poi da quello “cosmesi – accessori moda”, che grazie ai prodotti di bellezza e agli accessori moda riporta 288,7 milioni di euro, un incremento del + 0,36 %. Al terzo posto per volume di fatturato si colloca  il comparto  “casa – beni di consumo”, che con i prodotti per la casa registra a fine 2013 un fatturato superiore ai 100 milioni di euro ( + 4,40%). Il nostro è un mercato anticiclico che riesce a ottenere grandi successi in termini di fatturato e valore occupazionale in uno scenario dove lavoro e crescita economica rappresentano le principali problematiche nel nostro Paese. Le nostre aziende Aasociate unitamente a tutte le aziende rappresentanti il settore nel nostro Paese, continuano ad ottenere la fiducia di milioni di italiani che scelgono di affidarsi a noi riconoscendoci professionalità e qualità, valori che ripagano ormai da anni l’intero comparto".
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