sabato 1 aprile 2017
Un piccolo filtro per depurare l'acqua eviterebbe a migliaia di bambini di morire di dissenteria: debutta con questo progetto di finanziamento diffuso la nuova piattaforma Ulule in Italia.
Drop99: regala (con il crowdfunding) l'acqua a chi non ce l'ha
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Una malattia curabile come la dissenteria è fra le principali cause di mortalità infantile nel mondo. Uno dei motivi è che l’acqua che i bambini hanno a disposizione non è potabile, anzi è spesso fortemente contaminata da batteri, per cui andrebbe depurata prima di essere bevuta. 'Drop 99' è il nome di un filtro portatile, all’apparenza sembra una sorta di cavatappi, che può risolvere questo problema grazie a una speciale tecnologia.

Tuttavia la società che l’ha progettato – tra l’altro una B Corp 'pending', cioè che ha avviato il processo per ottenere il riconoscimento come B Corp, vale a dire un’impresa che con la sua attività persegue non solo il profitto ma un impatto sociale positivo sulla collettività – dice che questo non sarebbe sufficiente per aggredire la vastità del problema: servirebbe anche una massiccia e capillare opera di informazione, di vera e propria educazione presso le popolazioni e in particolare presso i bambini dei Paesi più a rischio. In una parola, occorre diffondere la cultura del 'bere bene' utilizzando materiale educativo, ludico, traducendolo in varie lingue, facendo comunicazione.

Per fare ciò la società ha chiesto aiuto. Come? Attraverso il crowdfunding, la raccolta fondi su piattaforme online, dove ha spiegato in dettaglio il progetto, ovviamente la destinazione dei fondi che saranno raccolti. E poi anche il 'reward' – cioè la ricompensa, non in denaro – per chi contribuirà a sostenerlo (a partire da 5 euro), che si tratti di persone fisiche o aziende.

Drop 99 è uno dei progetti che sono andati in campagna su Ulule, principale piattaforma di crowdfunding reward-based europea, sbarcata ora in Italia con l’apertura di sedi a Milano e a Roma. Un arrivo, quello di Ulule, che promette di dare una spinta forse decisiva alla crescita del crowdfunding reward-based in Italia, almeno a giudicare dai numeri che ha raggiunto a partire dal 2010, quando è stata lanciata in Francia. Ulule (il suo slogan è 'dare vita alle belle idee') porta infatti in dote in Italia un patrimonio di oltre 17mila progetti finanziati, un milione e mezzo di utenti a livello mondiale e una raccolta di più di 74 milioni di euro. Ma soprattutto un tasso di successo delle campagne lanciate del 67%, il che le permette di dichiarare di essere la piattaforma di crowdfunding reward-based di maggior sucesso a livello mondiale.

Le ragioni del successo di Ulule sono probabilmente più d’una. Ma un peso decisivo ha senz’altro il sistema di tutoring, cioè di accompagnamento personalizzato, che la piattaforma fornisce a chi intende lanciare un progetto in campagna. Un fattore che, evidentemente, allo stesso tempo dà fiducia e permette di aumentare le probabilità di successo delle campagne di raccolta fondi. Tra l’altro Ulule organizza anche eventi e workshop per spiegare le potenzialità del crowdfunding: in Italia, ad esempio, collabora con i principali incubatori di start-up, Luiss Enlabs e PoliHub, l’incubatore del Politecnico di Milano.

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