venerdì 6 marzo 2009
Cresce più del previsto il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti e ha ora raggiunto l'8,1%, ai massimi da 25 anni. In totale dall'inizio della crisi, nel dicembre 2007, gli Usa hanno perso 4,4 milioni di posti di lavoro. Obama: «Dati sbalorditivi, servono azioni coraggiose».
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L'economia americana perde a febbraio 651mila posti di lavoro contro i 655mila di gennaio (dato rivisto dagli iniziali 598mila). Gli analisti si aspettavano un calo di 648mila posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione (calcolato su una diversa base statistica) vola all'8,1%, ai massimi da 25 anni, contro il 7,6% di gennaio e contro l'atteso incremento del 7,9%. Il tasso di disoccupazione sale ai massimi dal dicembre 1983. Dall'inizio della recessione nel dicembre 2007 gli Usa hanno perso complessivamente 4,4 milioni di occupati, di cui più della metà negli ultimi 4mesi. A febbraio il settore manifatturiero ha perso 168mila addetti, il comparto specializzato nella produzione di beni 276mila addetti e quello dei servizi alla produzione 375mila unità. La reazione di Obama. "Durante questa recessione sono stati persi 4,4 milioni di posti di lavoro": una cifra "sbalorditiva", così come quella diffusa oggi. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama. L'azienda America ha perso in febbraio 651.000 posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione all'8,1%. "Questo paese non ha mai risposto a una crisi facendo lo spettatore e sperando per il meglio", ha affermato Obama spiegando come i dati sull'andamento dell'occupazione dimostrano come il governo debba continuare ad agire in modo "coraggioso" sull'economia.
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