mercoledì 6 settembre 2017
Aperte le iscrizioni. Più di 8mila volontari formati attraverso oltre 3mila ore di lezione. Programmazione didattica incentrata sulle sfide glocal del non profit moderno
Università del volontariato, al via il sesto anno accademico
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Immigrazione, riforma del Terzo settore, raccolte fondi, social network e innovazioni digitali, recupero delle eccedenze alimentari: sono alcune delle materie che verranno approfondite durante il nuovo anno accademico dell'Università del volontariato di Milano. Con più di 8mila volontari formati attraverso oltre 3mila ore di lezioni realizzate in stretta collaborazione con tutti gli Atenei, pubblici e privati, della Città, l’Università del Volontariato di Milano, progetto ideato da Ciessevi Centro Servizi per il Volontariato Città Metropolitana di Milano, riapre i battenti per il sesto anno accademico, portando sui “banchi” della storica sede di Piazza Castello, una ricca programmazione didattica incentrata soprattutto sulle sfide glocal del non profit moderno, sfide che chiamano in causa, quotidianamente, le oltre 15mila realtà del Terzo Settore e gli oltre 240mila volontari attivi sul nostro territorio.

Sono quindi aperte le iscrizioni. Si può seguire anche un singolo corso oppure prendere parte a un vero e proprio percorso universitario strutturato, che conduce il candidato alla realizzazione e discussione di una tesina finale e il conseguimento del relativo diploma. Una volta affrontato con successo un semplice colloquio motivazionale di selezione, l'iscritto concorderà e seguirà un piano di studi personalizzato (tre corsi base obbligatori, tre specialistici a scelta) per poi completare la formazione, sul campo, con 20 ore di stage in un ente del Terzo settore.

«Il tema migranti sarà uno dei punti focali di questo anno accademico - spiegano gli organizzatori - e
vedrà in cattedra docenti provenienti sia dal Dipartimento di Scienze della mediazione linguistica e di studi interculturali che dal Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell'Università Statale di Milano con l'obiettivo di delineare e comprendere il fenomeno delle migrazioni nella sua complessità (tramite il commento di fonti statistiche, rapporti e produzione accademica sul tema), ma anche conoscere modalità di esempi e modelli pratici di intervento, grazie al coinvolgimento di operatori e volontari già impegnati in questo campo».

In collaborazione con i docenti dell'Università Iulm si approfondiranno le tematiche sociali del "comunicare il volontariato". Inoltre, saliranno in cattedra, sempre nel nome della "digital welfare innovation" e della condivisione di "saperi digitali", professionisti provenienti da Google, Linkedin e Airbnb con corsi specifici.

L'Università del Volontariato ha deciso di dedicare infine un corso specifico al tema del recupero alimentare di prossimità, per aiutare le associazioni e i volontari a entrare in contatto con la piccola e media distribuzione meneghina e così cooperare insieme per valorizzare il cibo deperibile di giornata ed evitare che finisca nel cestino.

L'Università del Volontariato, inoltre, eroga tre tipi di master specialistici: per dirigenti del terzo settore (45 ore), per i formatori del terzo settore (40 ore), e, novità di questo anno accademico, un master dedicato alla "progettazione", suddiviso in nove appuntamenti, per un totale di 36 ore in aula + Fad, con al centro tematiche quali i bandi di finanziamento e i formulari, la progettazione europea e l'importanza delle Reti.

Su www.univol.it le informazioni per iscriversi.

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