giovedì 15 gennaio 2015
Le imprese vedono una svolta sul fronte occupazionale: tra gennaio e marzo, il sistema produttivo prevede 201.300 uscite. La differenza - 8.400 occupati - rappresenta i posti di lavoro aggiuntivi che verranno creati nei primi tre mesi dell'anno (nella foto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello).
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Le imprese vedono una svolta sul fronte occupazionale: tra gennaio e marzo 2015, il sistema produttivo intende assumere 209.700 persone; 201.300 sono, invece, le uscite previste. La differenza - 8.400 occupati - rappresenta i posti di lavoro aggiuntivi che verranno creati nei primi tre mesi dell'anno. Se ancora non si può parlare di ripresa vera e propria, questo dato e, in particolare, alcune specifiche dinamiche messe in evidenza dal monitoraggio trimestrale effettuato da Unioncamere e ministero del Lavoro nell'ambito del Sistema informativo Excelsior, "lasciano intendere che per le imprese la ripresa dell'occupazione potrebbe essere iniziata". Apripista la Lombardia - e Milano in modo particolare - con un saldo attivo previsto di 9.300 posti di lavoro, spiega Unioncamere. Ma Excelsior rileva anche "un recupero delle entrate in valore assoluto, previste in aumento del 13,4% rispetto al I trimestre 2014 e una risalita delle assunzioni con contratto a tempo indeterminato (45.600 quelle preventivate entro marzo 2015 a fronte delle 39mila del I trimestre dello scorso anno). Rispetto allo scorso anno, inoltre, i saldi positivi si fanno più robusti in diversi comparti manifatturieri, soprattutto nella meccanica (5.300 i lavoratori in più da assumere) e nel comparto chimico-farmaceutico (+3.200) e, nei servizi, in quelli a maggior tasso di innovazione (servizi avanzati di supporto alle imprese +6.500 e Informatica e Tlc +3.500). In un contesto, quindi, in miglioramento, risaltano però due criticità: resta negativo il saldo atteso delle imprese minori (-3.540 i posti di lavoro che andranno persi nei primi mesi del 2015), mentre riprende slancio la capacità di creare occupazione delle imprese di taglia superiore; è ancora in rosso il bilancio tra entrate e uscite di personale del Mezzogiorno (-3.390 il saldo), mentre nel resto del Paese, e soprattutto nel Nord-Ovest, il mercato del lavoro mostra segni di ripresa"."Come già sperimentato in passato, Excelsior, monitorando le previsioni di assunzione del sistema produttivo, è un termometro molto sensibile e attento ai fermenti che attraversano il sistema produttivo - commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello -. L'indicazione che oggi ci fornisce è  significativa sotto molti punti di vista: ci dice quanto le imprese stiano scommettendo su Expo; quali sono i settori produttivi che meglio stanno affrontando i mercati internazionali, primaria fonte di business in questi anni; quali siano gli orientamenti degli imprenditori rispetto alle linee di riforma tracciate dal governo".
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