martedì 7 luglio 2020
Il graduale azzeramento del disallineamento varrebbe +1,1 punti percentuali di Pil e rientra nella “lista” degli interventi più urgenti per il mondo produttivo
Carlo Sangalli, presidente di Unioncamere

Carlo Sangalli, presidente di Unioncamere - Archivio

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Le riforme fanno bene all'economia con un effetto combinato di diversi punti di Pil. La “lista” degli interventi più urgenti per il mondo produttivo l'ha stilata Unioncamere, istituzione guidata da Carlo Sangalli. Uno dei primi interventi “utili” sarebbe secondo Unioncamere quello della digitalizzazione che varrebbe +1,6 punti di Pil con l'intensificarsi di questa attività per le Pmi italiane. Il Pil guadagnerebbe poi +1,8 punti con la graduale riduzione degli oneri amministrativi (in primo luogo sull'avvio di un'impresa e sul pagamento delle imposte) mentre puntando sul
graduale azzeramento del disallineamento fra domanda di lavoro e offerta del sistema formativo +1,1 punti.
Il prodotto interno recupererebbe poi 0,9 punti per effetto della maggiore produttività delle imprese che investono nel green e +0,4 punti per effetto del risparmio economico ottenuto
attraverso la giustizia alternativa e una minore lentezza dei processi civili. Infine l'internazionalizzazione: +0,7 punti se le imprese manifatturiere occasionalmente esportatrici generassero gli stessi flussi di export di quelle già operanti stabilmente all'estero.

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