mercoledì 24 gennaio 2018
Nasce Pid (Punto impresa digitale), struttura di servizio localizzata presso le 77 Camere di commercio. Opportunità di lavoro e nuove professioni
Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere

Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere

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Sostenere la diffusione della cultura del digitale tra le imprese, a partire dalle più piccole. Aiutandole ad "agganciare" i "treni" dell'innovazione e dell'internazionalizzazione. Con questi obiettivi Unioncamere ha lanciato i Punto impresa digitale (Pid), strutture di servizio localizzate presso le Camere di commercio e dedicate, appunto, alla diffusione della cultura e della pratica del digitale nelle imprese di tutti i settori economici. Il progetto, ha spiegato Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, «si inserisce all'interno del programma governativo Impresa 4.0 e serve ad aiutare le imprese italiane a fare e a "vivere" la rivoluzione tecnologica dettata dal passaggio al digitale, al 4.0».

«Le Camere di commercio, quindi, realizzano nelle loro localizzazioni, che sono 77, dei punti di assistenza e supporto alle imprese, soprattutto alle piccole, per introdurle in questo nuovo mondo che è la tecnologia del 4.0», ha aggiunto. Nuove tecnologie, ha ricordato Tripoli, che impattano sul mondo del lavoro. Per Tripoli, il progetto dei Pid «porterà delle opportunità di lavoro soprattutto nelle imprese, perché il passaggio alla tecnologia 4.0 avrà un impatto importante nel mondo del lavoro: ci sono nuove professionalità che sorgono a fronte di altre professioni che vanno un po' a scomparire, e quindi ha un impatto importantissimo sul tipo di occupazione delle aziende».

Risorse importanti quelle messe in campo per i 'Punto impresa digitale'. «Il programma - ha sottolineato Tripoli - che il governo ha autorizzato le Camere a finanziare vale circa 120 milioni di euro nel triennio. Di questi, un 40% sono risorse che vanno direttamente alle imprese sotto forma di sostegno e di voucher per programmi di formazione e di upgrading tecnologico, di crescita della loro capacità d'investimento».

E i risultati in termini di interventi realizzati iniziano già a vedersi. «Siamo partiti dal giugno scorso, le Camere di commercio sono impegnatissime e hanno già realizzato 240 eventi circa di formazione con le aziende. A metà febbraio sarà on line il servizio di self assessment per le aziende. E a partire dalla fine di febbraio saranno disponibili tutte le modalità con cui qualificare i Centri tecnologici che saranno i soggetti deputati e autorizzati a operare su 4.0», ha annunciato.

Presso ciascun Pid saranno presenti risorse professionali, materiali (locali e attrezzature) e immateriali (materiali video e multimediali, banche dati, library informative), necessarie alla realizzazione alla produzione dei servizi. E verranno messi in campo anche piattaforme e servizi condivisi di supporto, come la piattaforma Crm, la figura dei digital promoter, la formazione dei funzionari camerali, la produzione di materiale multimediale, le campagne di promozione del network.

L'offerta dei Pid si basa su quattro principali tipologie di servizi: diffusione conoscenze di base su tecnologie Impresa 4.0; mappatura della maturità digitale delle imprese e assistenza nell’avvio di processi di digitalizzazione attraverso i servizi di assessment e mentoring; corsi di formazione su competenze di base nel settore digitale; orientamento verso strutture più specialistiche come i Dih e Competence Center.

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