giovedì 1 febbraio 2018
Per Mauro Morelli (Fabi) è un'opportunità imperdibile per i neolaureati, ma anche per chi ha perso il lavoro e si trova ancora nel fondo emergenziale
Accordo con i sindacati per assumere 550 giovani
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Si è conclusa dopo diverse settimane la trattativa con Unicredit sul cosiddetto Piano Giovani, che prevede circa 550 assunzioni a tempo determinato/apprendistato a fronte di un medesimo numero di uscite, esclusivamente su base volontaria, mediante utilizzo in forma espansiva della sezione straordinaria del Fondo di solidarietà di settore. Lo riferisce il sindacato Unisin in una nota. «Con la chiusura di questo accordo si sono mitigati i disallineamenti occupazionali territoriali rinvenienti dal piano Transform 2019 - dichiara il segretario nazionale di Unisin responsabile per Unicredit, Roberto Vitantonio -. Ma soprattutto è importante rilevare che i cambiamenti tecnologici e organizzativi derivanti dalla digitalizzazione del settore non hanno avuto ripercussioni negative sui livelli occupazionali, questione che con questo accordo conferma le ragioni del sindacato nel sostenere questa tesi con forza in tutte le sedi istituzionali oltre che affrontare il gravissimo problema della disoccupazione giovanile».

Secondo il segretario nazionale della Fabi, Mauro Morelli, è un'
occasione imperdibile per i giovani laureati, «in un mercato del lavoro e in una categoria che fa enorme fatica a rinnovarsi, ma anche un'opportunità per chi ha perso il lavoro e si trova ancora nel fondo emergenziale». «Cosa mai accaduta prima - sottolinea il sindacalista - per ogni prepensionamento, esclusivamente volontario, è prevista una nuova assunzione. È stata respinta l'impostazione iniziale dell'azienda che puntava alla riduzione dell'occupazione, attraverso una forzatura sui prepensionamenti. Le nuove assunzioni andranno a rafforzare la rete, soprattutto nelle aree in carenza di organico».

Con l'accordo, spiega la Fabi, «viene riaperta la possibilità di
prepensionamento esclusivamente volontario per i lavoratori che non vi avevano aderito un anno fa. E successivamente per i lavoratori che matureranno i requisiti pensionistici entro il primo giugno 2024». L'azienda «aprirà anche la possibilità a tutti coloro che abbiano almeno cinque anni di anzianità e non siano in possesso dei requisiti pensionistici di uscire volontariamente con un bonus fino a un massimo di 36 mensilità».


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