mercoledì 1 ottobre 2014
A due anni dalla conclusione dei corsi, sul versante delle opportunità lavorative, il 41% dei ragazzi sta lavorando e il 66% ha sperimentato almeno un'occasione di lavoro mentre, per le ragazze, questi dati si attestano rispettivamente al 39 e al 62%.
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A scegliere la formazione iniziale, in Veneto, sono stati per lo più i maschi (59%) con una rilevante percentuale di stranieri (21%). Dall'individuazione di 21 ambiti professionali, emerge come una ragazza su due abbia scelto prevalentemente corsi a indirizzo benessere (estetica e acconciatura), mentre la maggior parte dei ragazzi, oltre il 58%, ha scelto i settori tipici dell'industria (elettrico, meccanico, riparazione veicoli).A due anni dalla conclusione dei corsi, sul versante delle opportunità lavorative, il 41% dei ragazzi sta lavorando e il 66% ha sperimentato almeno un'occasione di lavoro mentre, per le ragazze, questi dati si attestano rispettivamente al 39 e al 62%. I settori nei quali i giovani hanno trovato maggiormente lavoro sono quello commerciale e del tempo libero; dei servizi alla persona e dell'industria metalmeccanica, che assorbono complessivamente il 65% delle assunzioni. Il contratto di apprendistato è stato utilizzato nel 51% dei casi di inserimento lavorativo.Per quanto riguarda le azioni di contrasto alla disoccupazione, dai dati del terzo rapporto emerge che i giovani che hanno usufruito di questa possibilità sono stati 533: 291 maschi (54,6%) e 242 femmine (45,4%). Il 93% dei giovani che ha partecipato all'iniziativa è di nazionalità italiana, e molti di loro sono giovanissimi: quasi il 30% ha tra i 15 e i 19 anni e il 50% tra i 20 e i 24 anni.
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