giovedì 2 gennaio 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
«Siamo soddisfatti», commenta Ferdinando Iuliano, responsabile settore auto dei metalmeccanici Cisl. Il primo commento dei sindacati italiani, almeno quello non antagonista, è positivo sull’operazione di acquisto del 100% Chrysler conclusa da Fiat.Perché soddisfatti, non è solo un’operazione finanziaria?No, al contrario. L’operazione ha un valenza industriale importante, perché completerà la fusione dei due gruppi, liberando risorse finanziarie da destinare agli investimenti negli stabilimenti italiani.Dove?A Cassino certamente, stabilimento per il quale l’investimento era stato annunciato ma non concretizzato, proprio perché subordinato all’operazione di fusione. E poi a Mirafiori.Ma non c’è il rischio che ora l’asse si sposti verso gli Usa a scapito dell’Italia?Non credo proprio. La fusione rende Fiat-Chrysler un vero gruppo globale e la quotazione della nuova società sulla piazza di New York farà arrivare risorse ingenti. Sul piano produttivo, gli stabilimenti negli Usa sono saturi. Dove ci sono margini per una maggiore produzione è invece da noi. Con il piano di nuovi modelli Maserati, Alfa e della Fiat 500 si vogliono "aggredire" i mercati esteri e con questa maggiore produzione far ripartire il lavoro negli stabilimenti di Grugliasco, Melfi e Mirafiori.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: