venerdì 29 giugno 2012
Via libera al piano da 120 miliardi per lo sviluppo, accelerazione sull'Unione bancaria, intesa sui meccanismi anti-spread, accordo su aiuti diretti alle banche spagnole: questi i principali risultati raggiunti dal vertice di Bruxelles.
COMMENTA E CONDIVIDI
Via libera al Patto per la crescita e l'occupazione, accelerazione sull'Unione bancaria, intesa sui meccanismi anti-spread, accordo su aiuti diretti alle banche spagnole: questi i principali risultati raggiunti dal vertice Ue di Bruxelles a cui i mercati hanno riservato per ora un'accoglienza decisamente positiva. I leader dei 27 stanno ultimando la rilettura del documento conclusivo del summit, ma i principali nodi sono stati sciolti nel corso delle riunioni fiume svoltesi la notte scorsa.Le misure saranno finalizzate nella riunione dell'Eurogruppo di lunedì 9 luglio. Al termine del braccio di ferro sulle misure da prendere subito per la stabilità dell'euro che ha opposto Italia e Spagna alla Germania, il Consiglio Europeo ha messo nero su bianco una serie di impegni che rappresentano una svolta nella strategia con cui finora l'Ue e l'Eurogruppo hanno affrontato gli effetti della crisi. Il premier Mario Monti si è detto "molto soddisfatto" per i risultati raggiunti perché rafforzano l'euro."L'Italia si è molto battuta per questo misure, in particolare per quanto riguarda gli spread, ma non ha intenzione in questo momento di avvalersene", ha precisato Monti. Per spezzare il circolo vizioso tra banche e debito sovrano é stata imboccata, come richiesto da Roma e Madrid, la strada della sorveglianza unica sugli istituti di credito affidata alla Bce e della possibilità, per il fondo salva-Stati, di procedere direttamente alla ricapitalizzazione delle banche. Inoltre, è stata trovata un'intesa per assicurare la stabilità finanziaria della zona euro facendo ricorso in modo flessibile ed efficace agli strumenti esistenti senza che i Paesi virtuosi debbano essere sottoposti a ulteriori particolari condizioni. I leader dei 27 hanno dato il via libera pure al Patto per la crescita e l'occupazione, un pacchetto di misure che individua risorse per circa 120 miliardi di euro da utilizzare per stimolare lo sviluppo economico. Il vertice ha inoltre chiesto di fissare una road map e un calendario preciso per procedere vero una 'vera' unione economica e monetaria e ha prospettato la possibilità che un gruppo di almeno nove Paesi dell'Eurozona possa procedere verso l'adozione entro l'anno di una tassa sulle transazioni finanziarie ricorrendo a una cooperazione rafforzata."E' stato un Consiglio europeo di successo, su tutti i fronti" ed è servito anche a "stabilizzare i mercati finanziari". Lo ha detto il cancelliere tedesco Angela Merkel a Bruxelles. I fondi salva Stati europei interverranno ad acquistare titoli dei Paesi che ne faranno richiesta per calmare gli spread "secondo le linee guida già esistenti", ha detto la cancelliera. A verificare le condizioni a cui sono sottoposti lo scudo anti-spread e le ricapitalizzazioni bancarie non sarà l'intera 'troika' (Ue-Bce-Fmi) ma soltanto la Commissione e la Banca centrale europea. Lo ha chiarito la cancelliera tedesca Angela Merkel. "Ho avuto 10 incontri con Mario Monti, ci siamo tenuti in contatto e abbiamo parlato anche di calcio", ha detto Merkel. "Noi abbiamo grande fiducia nella Bce - ha aggiunto - perché è un ente indipendente ed ha interesse ad avere delle banche sicure". Il vertice Ue ha approvato un patto per la crescita e il lavoro in grado di mobilitare oltre 120 miliardi di euro. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Herman van Rompuy.I leader Ue sono stati capaci di prendere misure di breve e medio termine "impensabili solo fino a pochi mesi fa" per stabilizzare i mercati: così il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso. Una tassa sulle transazioni finanziarie (Tobin Tax) "sarà definita" e messa in atto in regime di "cooperazione rafforzata entro fine anno", ha fatto sapere il presidente francese Francois Hollande."In questi due giorni l'Ue ha fatto importanti passi avanti in un modo ed una visione che corrispondono molto a quelli che l'Italia sostiene", ha detto Monti al termine del Vertice Ue di Bruxelles. "In questo momento l'Italia non pensa di attivare questo meccanismo, ma non è detto che non lo farà", ha spiegato il premier sulla possibilità di avvalersi dello scudo anti-spread. "Non credo di aver mai pensato a meccanismi automatici o semiautomatici di controllo dello spread", ha aggiunto Monti a chi gli chiedeva se fosse deluso di non aver ottenuto l'intervento dei fondi di salvataggio Ue in maniera automatica ma solo dopo un memorandum di intesa. "Non c'é la troika nelle procedure previste per Esm e Efsf e quindi non c'é quella pesantezza di precarietà e cessione di sovranità: ci sarà l'applicazione di un memorandum di intesa". Se ci fosse stata la troika "non saremmo stati contenti", ha aggiunto il Professore. Guardando alla situazione interna, Monti ha detto che non e' mai stato "preventivato di agire su un orizzonte più breve di quello che si conclude con le elezioni della primavera prossima".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: