mercoledì 20 dicembre 2017
Le autorità nazionali possono esigere la licenza come per i tassisti. L'azienda: non cambia nulla
La corte di giustizia Ue: Uber servizio di trasporto
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La Corte di Giustizia europea ha stabilito che Uber è un servizio di trasporto e non una piattaforma digitale e per questo le autorità nazionali possono esigere la licenza come a qualsiasi tassista. "La Corte di giustizia ritiene che questo servizio di intermediazione fa parte integrante di un servizio globale il cui elemento principale è il servizio di trasporto e, per questo, non soddisfa la qualifica di servizio di società di informazione ma a quello di un servizio in ambito di trasporti", secondo quanto si legge in una nota. Per questo, "spetta agli Stati membri regolamentare le condizioni di prestazione del servizio, sempre che si rispettino le norme generali del trattato Ue".

Il caso è finito davanti alla Corte europea di giustizia dopo il ricorso presentato da un'associazione professionale di tassisti di Barcellona davanti al tribunale di commercio della stessa città, che ha chiesto ai giudici di verificare se i servizi offerti da Uber debbano essere considerati servizi di trasporto, servizi propri della società dell'informazione oppure una combinazione di entrambi.

Immediata la replica dell'azienda che ha annunciato che non cambierà il modo in cui opera la società. "Questa sentenza non cambierà le cose nella maggior parte dei paesi dell'Ue in cui già operiamo in base alla legge sui trasporti, tuttavia a milioni di europei è ancora impedito l'utilizzo di app come la nostra", ha dichiarato Uber in una nota inviata per posta elettronica. "Come ha affermato il nostro nuovo ceo, è opportuno regolamentare servizi come Uber e così continueremo il dialogo con le città di tutta Europa", ha aggiunto la società.

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