giovedì 28 febbraio 2019
Secondo l'Enit i turisti provenienti dal Nord e dall'Est Europa hanno manifestato interesse a viaggiare e spendere di più nel 2019
Tedeschi e russi attratti dall'Italia del lusso e del senso di libertà
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Lusso e senso di libertà nonostante la crisi: l'Italia attrae tedeschi e l'Est Europa che per il 2019 hanno manifestato interesse a viaggiare e spendere di più. I fattori tempo e denaro si prevedono maggiormente positivi rispetto al 2018. L'Enit - l'Agenzia nazionale del turismo italiano intercetta l'aumento del potere di acquisto medio pro capite dei tedeschi che sale a quasi 24mila euro con picchi in Baviera. Così la Penisola si piazza in testa tra le mete estere preferite dai bavaresi e al secondo posto per i tedeschi dopo la Spagna che però è in calo. La Germania si conferma il primo Paese per presenze di stranieri in Italia con quasi 60 milioni di tedeschi che anche per ragioni logistiche, muovendosi in auto, scelgono soprattutto Trentino - Alto Adige, Veneto, Lombardia per poi spingersi però anche in Toscana, Emilia Romagna, Sardegna, Lazio e Campania. Proprio il 2018 è stato l'anno che ha fatto registrare un record storico di viaggi in Italia, soprattutto degli over 55, seppure i tedeschi continuino a mettere al primo posto i viaggi nella loro stessa nazione, scelta da più di un tedesco su tre. Ad attrarre i tedeschi in Italia sole, buon cibo, natura, vissuta soprattutto attraverso sport invernali come snowboarding e cross-country skiing ma anche golf e bike nonché la sostenibilità, tema caro all'Enit che sta puntando su campagne mirate alla riscoperta di luoghi meno conosciuti del Bel Paese. I tedeschi apprezzano un prodotto turistico di nicchia, come dimostra anche la ricerca da parte dei turisti e la presenza di tour operator specializzati in viaggi active, che contemplano soprattutto il trekking, escursionismo, cicloturismo e viaggi studio. Il senso di libertà privilegiato dai tedeschi emerge anche dalla scelta dell'auto come mezzo di trasporto preferito (la metà dei viaggi sono organizzati così) mentre al secondo posto c'è l'aereo con quasi sette milioni di passeggeri provenienti dalla Germania in Italia e sono poco più di 500mila coloro che optano per il bus. Il 2018 è stato un anno record anche per l'industria del caravaning: il 12% di camperisti tedeschi ha scelto l'Italia.

A crescere anche la spesa turistica in Italia prodotta all’Est Europa (+11,4%), raggiungendo quota 3,1 miliardi di euro. A distinguersi in tal senso soprattutto i russi, che amano investire su prodotti made in Italy: oltre un miliardo di euro nel 2017. Ma è la Polonia a visitare maggiormente il territorio italiano con quasi sei milioni di presenze. Ad emularla la Russia e a seguire la Repubblica Ceca. L'Est Europa sceglie l'Italia sempre più spesso: il 10% delle presenze estere nel Bel Paese proviene, infatti, da Polonia, Russia, Repubblica Ceca, Romania, Ungheria, Slovacchia e Bulgaria, in aumento rispetto all'anno precedente.

Oltre un terzo dei turisti dell'Est Europa preferisce alloggiare in albergo o villaggio turistico ma, tra i neo trend, non disdegna le comodità di una casa in affitto. Crescono le nuove destinazioni del Mezzogiorno: oltre alla Sicilia (+ 22,6%), la Calabria sta facendo breccia nel cuore degli ungheresi con una crescita di presenze quasi del 165% rispetto al 2016. In generale sono le regioni del Centro-Nord a essere preferite con picchi in Veneto meta di quasi 700mila ungheresi che spendono circa 70 milioni di euro nella medesima regione. Sempre Veneto e Trentino-Alto Adige in testa anche alle destinazioni di boemi e moravi con oltre due milioni di presenze. Aprile e novembre i mesi in cui gli ungheresi si concedono del tempo, fuori stagione, per visitare l'Italia

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