mercoledì 4 gennaio 2017
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Con l’avvio del nuovo progetto di coworking, che sarà inaugurato il 10 gennaio nella sede del ristrutturato palazzo della Misericordia a Orvieto, una nuova attività si aggiunge a quelle che la cooperativa sociale Mir onlus ha avviato dal 2013 creando opportunità lavorative per giovani disoccupati. La cooperativa presieduta da Alessandra Taddei è nata dopo l’avvio del Centro diocesano del Progetto Policoro nella diocesi di Orvieto-Todi con l’obiettivo di gestire l’attività ricettiva e di ospitalità dei pellegrini nel Giubileo eucaristico del 2014. Da quel primo passo si sono sviluppate altre attività, che coinvolgono una ventina di lavoratori fissi e altri con prestazioni occasionali.

«Nell’attività del Centro ho potuto conoscere tanti giovani e così, unendo forze e competenze, abbiamo voluto realizzare questa impresa – spiega Alessandra –. Attualmente gestiamo il Museo dei cicli geologici e laboratori scientifici per le scuole, abbiamo in centro a Orvieto due negozi con i prodotti del laboratorio di restauro del legno, dove lavorano sei persone oltre a due ragazzi autistici». Ed ora questa nuova impresa che mette a disposizione dei giovani spazi di condivisione di ambienti di lavoro e una nuova modalità lavorativa. Nel palazzo della Misericordia, messo a disposizione dalla diocesi, è inoltre ospitata una sartoria che Mir ha avviato un anno fa, e che grazie ai bandi europei, alla Fondazione Tertio Millennio del Policoro, è stata dotata di moderne attrezzature per l’alta sartoria. «È un’attività ben avviata dove lavorano una trentina di donne con tipologie contrattuali diverse – spiega ancora Alessandra Taddei –. Sono persone di varie età, esperte e apprendiste, che lavorano in buona sinergia, con le più preparate che trasferiscono il mestiere alle più giovani.

Tra loro ci sono anche immigrate e persone appartenenti a categorie svantaggiate ». La cooperativa Mir opera in collaborazione con la diocesi, il Comune e la Asl-Centro igiene mentale. Ma continua ad allargare i propri orizzonti: grazie ai fondi di un bando della Regione Umbria sarà avviata anche un’attività di apicoltura.

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