martedì 5 aprile 2016
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LONDRA A nche il padre del premier britannico David Cameron sembra coinvolto nello scandalo sui fondi off shore rivelato ieri dai Panama Papers. La notizia ha fatto particolarmente scalpore anche perché quando è saltata alle cronache Cameron stava chiedendo più trasparenza sui fondi off shoree regole più rigide per combattere l’evasione fiscale. «Le riforme fiscali promosse del governo – ha detto Cameron – vogliono garantire che alcune fra le persone più ricche del Paese paghino in modo equo la loro parte delle tasse sul reddito ». Downing Street non ha commentato il presunto coinvolgimento della famiglia del premier nello scandalo, ma il Guardian scriveva ieri pomeriggio che un portavoce del premier avrebbe invitato alcuni giornalisti alla calma e ribadito che la notizia che Ian Cameron, defunto padre del premier, gestiva un fondo risale al 2012 e che non «c’è niente di nuovo da aggiungere a quanto detto già allora». Ma all’epoca, come adesso, Downing Street optò per il «no comment » aggiungendo solo che si trattava di «questioni private». Intanto però l’ Agenzia delle Entrate britannica ha chiesto all’International Consortium of Investigative Journalists di poter accedere ai documenti rivelati nei Panama Papers e nei quali figura anche il nome del padre del premier come beneficiario di operazioni fiscali offshore. «Qualora dovessimo riscontrare qualche violazione – ha detto un portavoce dell’Agenzia – agiremo in modo rapido e appropriato». Elisabetta Del Soldato © RIPRODUZIONE RISERVATA David Cameron (Epa)
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