lunedì 30 giugno 2014
I lavori si sono tenuti nello stabilimento della Maserati a Grugliasco. Marchionne: chiudere il prima possibile il contratto di primo livello Fiat. Ma esclude un ritorno all'associazione degli industriali.
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"Per la prima volta nella sua parte pubblica la nostra assemblea si svolge nella cornice di una fabbrica, un luogo che come molti altri dà prova della robustezza del nostro sistema produttivo. Il nostro desiderio è renderli più visibili, fare conoscere le potenzialità delle produzioni al Paese e al mondo". Lo ha detto la presidente degli industriali di Torino, Licia Mattioli, aprendo i lavori nella fabbrica Maserati di Grugliasco. In prima fila nel capannone della Maserati il presidente della Fiat, John Elkann e l'amministratore delegato Sergio Marchionne. Hanno dato forfait il premier Matteo Renzi e, all'ultimo momento per un'indisposizione, il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi. "Siamo stanchi di sentire parlare solo di corruzione, il volto vero dell'impresa non è quello che raccontano le cronache giudiziarie, l'impresa è la fabbrica e le persone che ci lavorano dentro", ha aggiunto."Si chiuderà, cercheremo di farlo il prima possibile, il nostro impegno c'è". Così l'ad della Fiat, Sergio Marchionne ha risposto ai giornalisti sul contratto specifico di primo livello Fiat. E sui rapporti con la Fiom: "Non andiamo a rivangare vecchie storie. C'è un accordo con i sindacati di maggioranza, l'invito alla Fiom a firmare quegli accordi, a sedersi al tavolo e a far parte di questo mondo rimane, è inutile reinventarsi delle regole". Poi Marchionne ha escluso un possibile ritorno di Fiat in Confindustria: "Non credo. Non lo escluso me neppure lo includo".
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