mercoledì 1 novembre 2023
La decisione del tribunale della California riapre la discussione sulla guida autonoma: rischi e vantaggi, ecco dove ci sta portando la tecnologia
Un incidente stradale con una Tesla coinvolta

Un incidente stradale con una Tesla coinvolta - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

La notizia d'agenzia che arriva dagli Stati Uniti è lunga appena quattro righe, eppure per Tesla ha un valore inestimabile.
Il colosso delle auto elettriche infatti ha convinto la giuria che la sua tecnologia di guida autonoma Autopilot non è responsabile dell'incidente capitato quattro anni fa in California, nel quale rimase uccisa una persona e altre due restarono seriamente ferite. Il Tribunale della California ha dato ragione al marchio guidato da Elon Musk, al quale i due passeggeri dell'auto sopravvissuti avevano chiesto 400 milioni di dollari di danni.

Non è ovviamente il mancato risarcimento che interessa al costruttore americano che capitalizza 1.036 miliardi di dollari, quanto il valore reputazionale di una sentenza intorno al tema che rappresenta da sempre una spina nel fianco per Tesla. Il suo Autopilot - l'avanzato sistema software che combina i risultati di 4 tecnologie hardware: il radar, gli ultrasuoni, le telecamere ed il GPS - è (o dovrebbe essere) il fiore all'occhiello dell'azienda in tema di sicurezza. Secondo un report del Los Angeles Times di qualche mese fa invece, Tesla da luglio 2021 a novembre 2022, Tesla avrebbe registrato invece 516 collisioni che hanno coinvolto i suoi veicoli per malfunzionamento dei sistemi Adas.

In effetti quando a essere coinvolta in un’incidente è una Tesla, il pensiero va subito all’Autopilot. C’era qualcuno al volante? E' stato un errore del conducente o un malfunzionamento dell’assistenza alla guida? Questo anche per via dell'errata convinzione secondo la quale si pensa che i sistemi di assistenza alla guida siano come dei "piloti automatici". In realtà non è così. Per quanto evolute, infatti, queste tecnologie possono e devono rappresentare un supporto solo nei casi limite. E molto spesso sono effettivamente un aiuto fondamentale per evitare uno schianto o ridurne la violenza.

E' altrettanto vero che le Tesla in particolare sono state in passato al centro di episodi molto discussi, e incidenti finiti nel mirino dell’Nhtsa (l’ente federale per la sicurezza negli Usa) per presunte falle nei sistemi di assistenza alla guida (Autopilot o FSD). Elon Musk, ha sempre contestato queste teorie, convinto che le responsabilità di tali sinistri fossero in realtà da attribuire al comportamento dei conducenti, e non ai dispositivi di cui sono dotate le vetture. A questo proposito ha fatto molto discutere - per evidenti ragioni di violazione della privacy - la decisione del costruttore americano di usare i dati raccolti dalle telecamere delle sue auto, una delle quali interna e puntata sul guidatore, per mettere in evidenza gli eventuali errori alla guida. La soluzione? Una finestra “pop-up” in cui si avverte l’utente che, se utilizza il Full Self Driving, verranno raccolti i dati in caso di incidente.

Altrettanto scalpore ha provocato il maggio scorso l'Handelsblatt, il principale organo di informazione finanziaria ed economica della Germania, che è entrato in possesso di 23 mila file provenienti dall'interno di Tesla che rileverebbero problemi tecnici "più grandi del previsto" relativi ai sistemi di guida assistita della Casa. Rivelazioni che a loro volta hanno provocato conseguenze legali al quotidiano tedesco, denunciato della stessa Tesla per furto di dati sensibili. I file trafugati conterrebbero più di 2.400 reclami su accelerazioni improvvise, più di 1.500 problemi in fase di frenata (tra cui 139 casi di frenata di emergenza non intenzionale) e 383 frenate fantasma (con stop) legate a falsi avvisi di collisione. Il numero di anomalie sarebbero superiori a 1.000, mentre sarebbero oltre 3 mila le voci incluse in un tabella in cui i clienti avrebbero espresso preoccupazioni per la sicurezza in seguito a un incidente.

Resta paradossale comunque che un sistema come la guida autonoma, inventato principalmente con l'obiettivo di ridurre gli incidenti fino ad eliminarli del tutto, continui a sollevare polemiche proprio per la sua inaffidabilità. Questa tecnologia, costosissima e sofisticata, ha frenato negli ultimi anni le sue velleità di applicazione. E soprattutto gli investimenti dei costruttori, alle prese con problemi più urgenti. Ma è un fatto che con l’incessante evolversi della tecnologia, i veicoli a guida autonoma sono destinati ad affermarsi sulle nostre strade. Fino a quale livello - cioè sempre sotto il controllo vigile di chi sta al volante o anche senza - questo è molto difficile prevederlo, soprattutto fino a quando non esisterà un quadro normativo chiaro e soprattutto un sistema di infrastrutture stradali che possa coinvolgere e far dialogare tutti i veicoli circolanti. Nell'attesa, anche questa tecnologia - come quasi tutte le altre - continuerà purtroppo a far pagare a caro prezzo il conto del progresso.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: