martedì 14 ottobre 2014
​Tensione sempre più alta a Terni per i licenziamenti annunciati alle acciaierie Ast. Per venerdì è stata indetta una mobilitazione generale. Una nota della Diocesi.
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Tensione sempre più alta a Terni per i licenziamenti annunciati alle acciaierie Ast. Per venerdì è stata indetta una mobilitazione generale, a cui parteciperanno anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Le tre sigle sindacali in una nota affermano che "quanto si sta determinando in questi giorni richiede un impegno straordinario di tutti per evitare l'applicazione del piano industriale Thyssenkrupp, che prevede la cancellazione della storia delle acciaierie". La diocesi di Terni Narni e Amelia segue con partecipazione e apprensione questa vicenda che vede tante famiglie a rischio. Il vescovo, Giuseppe Piemontese, con una nota rinnova "l'invito a riaprire il dialogo tra le parti interessate su basi della giustizia e dell'equità, evitando irrigidimenti pericolosi". Inoltre, si legge, "si promuova una riflessione seria che favorisca l'avvicinamento delle posizioni verso l'attenzione alla persona, al bene comune oltre che all'interesse della ThyssenKrupp". "Lo sciopero generale proclamato - continua monsignor Piemontese nella nota diffusa dalla diocesi - serva a ribadire questa volontà di proposta e di dialogo e a tutelare i lavoratori e la città". "Come cristiani di questo territorio - aggiunge, fra l'altro, il vescovo - desideriamo unirci ai lavoratori, ai cittadini e alle istituzioni locali e regionali per riaffermare il desiderio di una giusta soluzione della trattativa. Siano di monito e incoraggiamento le parole di Papa Francesco, pronunciate per noi il 3 settembre" in merito alla vicenda Ast. Il Papa, come si ricorderà riferendosi alla vicenda d Terni ebbe a dire: "Al centro di ogni questione, anche di quella lavorativa, va sempre posta la persona e la sua dignità! Col lavoro non si gioca".
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