mercoledì 21 maggio 2014
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Quali proprietari di casa devono pagare l’acconto Tasi il 16 giugno, dopo la proroga annunciata dal governo per le città in ritardo sulla delibera?Lo spartiacque che deciderà se si deve o no pagare a giugno la Tasi sarà la pubblicazione entro il 31 maggio sul sito del ministero dell’Economia della delibera del Comune in cui si ha l’immobile. La legge prevede però che, oltre alla decisione della giunta, ci sia l’approvazione del consiglio comunale entro il 23 maggio (è il caso di Roma, dove le aliquote sono state fissate ma non c’è ancora l’ok del Consiglio). Se le nuove aliquote sono state pubblicate, i cittadini dovranno pagare coi nuovi criteri già il 16 giugno, altrimenti si rinvia a settembre.Nei Comuni "in ritardo", il rinvio vale per tutti?No, riguarda solo i proprietari di prima casa.E per i titolari di seconde case?I proprietari di seconda casa (e delle prime case di lusso) dovranno comunque andare alla cassa il 16 giugno. Loro devono pagare comunque l’Imu: con le nuove aliquote, se decise (anche per la Tasi); ma anche se non ci sono state modifiche, si paga in base alle aliquote del 2013, versando metà dell’imposta annua. Il 16 giugno si paga infatti sia l’acconto Tasi, sia l’acconto Imu: nei Comuni che nel 2013 avevano l’Imu al 10,6 per mille sulle seconde case, e ora non hanno aggiornato le aliquote, si dovrebbe pagare un acconto Imu del 5,3 per mille (la metà di 10,6), ma in ogni caso anche un acconto Tasi minimo dello 0,5 per mille. L’acconto, insomma, sarebbe misurato su un’aliquota teorica - fuori limite - dell’11,6 per mille.E le detrazioni?Negli oltre 800 Comuni che hanno già varato una delibera, il pagamento dell’acconto dovrà tener conto anche delle detrazioni fissate che però, nella maggior parte dei casi, tengono conto della rendita catastale (con meccanismi a volte cervellotici), ma in pochi casi anche dei familiari a carico.Per la Tasi arriveranno a casa i bollettini pecompilati?No. La legge di Stabilità aveva previsto per pagare la Iuc (cioè Tasi, Imu e Tari) l’invio da parte dei Comuni dei bollettini precompilati con gli importi da pagare. Nei mesi scorsi il dipartimento Finanze aveva preparato un provvedimento in cui il bollettino era previsto come opzionale, ma la bozza non è mai stata firmata. Oggi mancano i tempi tecnici per imporre questa opzione in tempo per il 16 giugno.Ma pagano anche gli inquilini?La Tasi, a differenza dell’Imu, la pagano anche gli inquilini. La legge prevede una quota tra il 10 e il 30% del totale a carico degli affittuari. Anche questa deve essere indicata dalle delibere comunali. Nel caso in cui la delibera è stata adottata, anche gli inquilini dovranno pagare la loro quota a giugno (e i locatari sottrarla così  dall’importo loro dovuto). Altrimenti, anche per loro l’appuntamento slitta.È sicuro che la proroga sarà a settembre?Il consiglio è: attendere ancora. Bisognerà scoprire le norme che nero su bianco saranno contenute nel decreto- legge che modificherà l’attuale normativa. Non a caso il ministero dell’Economia, nel suo comunicato di lunedì, ha citato solo il mese di settembre, ma non il giorno del versamento (tanto che ieri si è parlato di uno slittamento ancora ad ottobre). Va poi sciolto il nodo del pagamento della Tasi sulla prima casa che, in assenza di delibera anche entro il 23 ottobre, in base all’attuale normativa dovrebbe slittare a dicembre. Rimane poi da uniformare il rispetto dei tetti di aliquota fissati dal legislatore tra Tasi e Imu per il 2014.
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