mercoledì 4 maggio 2016
​Nel 2015 hanno iniziato a guadagnare il 9 agosto, un record positivo. Indagine dell'Osservatorio Cna: ma nel 2016 il calo delle tasse si arresta.
Tasse, le pmi "guadagnano" 11 giorni
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Undici giorni strappati al fisco per le imprese italiane. Arretra infatti il Tax free day, vale a dire il giorno in cui l'imprenditore può finalmente cominciare a destinare i guadagni aziendali all'impresa e alla propriafamiglia. Nel 2015 il tax free day è caduto infatti il 9 agosto, mentre nel 2014 la data è stata il 20 agosto. ​Un 2015 da "incorniciare" per le piccole e medie imprese italiane. L'anno scorso infatti ha segnato una positiva discontinuità sul fronte fiscale, con artigiani, micro e piccole imprese che hanno visto calare il peso della tassazione complessiva (il cosidetto Total tax rate) al 60,9 per cento: il 3,6% in meno rispetto al picco toccato nel 2012 che era del 64,5%. Ma nel 2016 la musica purtroppo cambia: il calo della pressione fiscale si arresta. L'Osservatorio Cna sula tassazione prevede addirittura un lieve incremento del Total tax rate (+0,1 per cento) destinato a salire al 61% complessivo.    Accanto a una "obiettiva ragione di soddisfazione", secondo le piccole imprese il livello della pressione fiscale in Italia resta comunque intollerabile (19,4 punti in più della media europea) e "fortemente penalizzante per l'attività imprenditoriale". Inoltre, la maggior parte degli interventi della legge di stabilità 2016 "non produrranno effetti sensibili" sulle Pmi, se non il beneficio dal super ammortamento per gli investimenti effettuati in corso d'anno.
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