sabato 1 marzo 2014
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Niente Tasi per gli immobili di proprietà della Santa Sede elencati nel Trattato Lateranense del 1929. Nel decreto legge sugli enti locali varato ieri dal Consiglio dei ministri, che consente ai comuni di aumentare dello 0,8 per mille l’aliquota della nuova Tassa per i servizi indivisibili entrata in vigore da quest’anno, è stata infatti inserita una norma che conferma la disposizione pattizia sull’esenzione dai tributi sia ordinari che straordinari per gli immobili considerati in alcuni articoli del Trattato. Secondo il comunicato di Palazzo Chigi si tratta di circa 25 edifici (comprendenti fra l’altro anche le tre basiliche maggiori che ricadono nel territorio del comune di Roma: San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura). Di fatto, comunque, non ci sono novità rispetto alla disciplina precedente riguardante l’Imu (e prima ancora l’Ici). Con la norma in questione viene semplicemente chiarito che non sono possibili interpretazioni del Trattato, in particolare dell’articolo 16, tali da assoggettare a imposizione le proprietà in esso elencate, come invece si era ipotizzato dopo una sentenza della Cassazione di due anni fa.
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