venerdì 29 dicembre 2017
L'Autorità annuncia la correzione al rialzo delle tariffe: +5,3% l'elettricità, +5% il gas. Le famiglie spenderanno in media 60 euro in più totali all'anno. Colpa, anche, della ripresa.
Da gennaio luce e gas più cari
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Bollette di elettricità e gas in aumento nel primo trimestre del 2018. Dal primo gennaio, informa l'Autorità dell'Energia, la famiglia tipo registrerà un incremento del +5,3% per le forniture elettriche e del 5% per quelle di gas. È quanto prevede l'aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori nei servizi di tutela.

Nel dettaglio, per l'elettricità la spesa (al lordo delle tasse) per la famiglia-tipo nell'anno scorrevole (compreso tra il 1 aprile 2017 e il 31 marzo 2018) sarà di circa 535 euro, con un incremento del 7,5% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1 aprile 2016 - 31 marzo 2017), per un aumento di circa 37 euro all'anno. Nello stesso periodo la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.044 euro, con una crescita del 2,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente, pari a un aumento di circa 22 euro all'anno.

L'Autorità spiega che per l'elettricità l'aumento dei prezzi si lega a diversi fattori che hanno spinto al rialzo il prezzo all'ingrosso, salito del 20% solo tra ottobre e novembre: la ripresa dei consumi (+1,6% la domanda elettrica in Italia nei primi 11 mesi del 2017); l'indisponibilità prolungata di alcuni impianti nucleari francesi, con una crescita delle quotazioni dell'elettricità all'ingrosso nel mercato d'oltralpe; alcune limitazioni nei transiti di elettricità nella rete italiana, soprattutto nel Sud-Italia; la minore disponibilità della generazioneidroelettrica nazionale per la scarsità di acqua (il 2017 è stato l'anno più "arido" degli ultimi 200 anni) sostituita dalla più onerosa produzione delle centrali a gas.

Per il gas si registra l'aumento stagionale dei prezzi all'ingrosso della materia prima europea che ha contribuito a far innalzare i prezzi elettrici.

Inoltre, osserva ancora l'Autorità, a questi fenomeni si affianca anche un aumento della componente legata al dispacciamento - cioè quella per mantenere adeguato ed in equilibrio il sistema elettrico - e degli oneri legati alle risorse interrompibili (per tutto il 2018) per la sicurezza del sistema elettrico, come previsto dagli indirizzi del ministro dello Sviluppo economico, sulle base delle analisi condotte da Terna (nelle more dell'operatività del mercato della capacità di cui il Governo italiano non ha ancora ottenuto autorizzazione da Bruxelles), oltre che l'aumento dei costi per le Unità essenziali alla sicurezza, decisa dall'Autorità in
base alle indicazioni di Terna.

Infine, pesa l'aumento degli oneri generali di sistema dovuto al rafforzamento delle agevolazioni per le industrie manifatturiere energivore, deciso con decreto del ministro dello Sviluppo economico in attuazione della recente Legge europea che ha recepito il via libera della Commissione europea della scorsa primavera al Piano di adeguamento predisposto dal Governo italiano.

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