martedì 20 ottobre 2020
Per le obbligazioni europee che servono a finanziare le spese per gli ammortizzatori sociali sono arrivate richieste per 233 miliardi di euro
La sede della Bce a Francoforte

La sede della Bce a Francoforte - Ansa

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Va oltre ogni aspettativa il collocamento del'eurobond Sure Social che serve a finanziarie le misure dell'Unione Europea a sostegno dell'occupazione durante la pandemia. L'emissione obbligazionaria social Sure ha un ammontare complessivo di 17 miliardi di euro dopo aver raccolto richieste monstre per 233 miliardi totali. La prima emissione da 10 miliardi con scadenza 10 anni ha raccolto una domanda per 145 miliardi di euro, mentre per quella a scadenza 20 anni (di 7 miliardi) sono arrivate richieste per 55 miliardi: in totale 150 miliardi di domanda per il bond che nelle attese dovevano raccogliere intorno a 88 miliardi. È quanto emerge sul mercato nell'ambito dell'operazione avviata stamane, per conto della Ue, da Barclays, BNP Paribas, Deutsche Bank, Nomura e UniCredit. Di fronte domanda monstre da parte degli investitori per le due tranche dell'emissione anche il costo che i Paesi Ue vanno in prospettiva a condividere si è ristretto. Le obbligazionie europee che oggi sono state collocate agli investitori istituzionali sono un esempio di condivisione del rischio all'interno dell'Unione europea e servono per finanziare la Cassa integrazione guadagni nei Paesi Ue più colpiti dalla pandemia, a partire dall'Italia e dalla Spagna. Si tratta del programma Sure (Support to Unemployment Risks in Emergency) che la scorsa primavera ha rappresentato la prima risposta dell'Europa all'impatto economico del covid.

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