sabato 2 settembre 2017
Il ministro La Maire: l'11 settembre incontrerà Padoan, cercheremo un compromesso
Bruno Le Maire, ministro dell'Economia e delle Finanze della Francia (Ansa)

Bruno Le Maire, ministro dell'Economia e delle Finanze della Francia (Ansa)

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I ministri economici di Italia e Francia si incontreranno l’11 settembre a Roma per cercare di trovare una soluzione sul contenzioso fra i due Paesi sul dossier Fincantieri-Stx, dopo la nazionalizzazione dei cantieri Saint Nazaire da parte del governo francese. Lo ha annunciato ieri il ministro dell’Economia transalpino, Bruno Le Maire, a margine del workshop Ambrosetti. Il politico francese è in corsa per succedere all’olandese Jeroen Dijsselbloem come presidente dell’Eurogruppo e questo basterebbe a spiegare i reiterati riferimenti alla Germania e al suo cancelliere. I giochi su Saint Nazare sono ripartiti e la partità finirà con il mese di settembre.L’ha ammesso anche Le Maire, dicendo che l’incontro con Padoan è volto a «trovare un compromesso, spero entro fine mese» ha dichiarato ieri, cercando di disinnescare le polemiche più con i modi che con la sostanza. «Non so perché in Italia a agosto e settembre ci sia stata una reazione profonda» alla nazionalizzazione dei cantieri francesi.

La riflessione su Stx è giunta dopo le dichiarazioni sull’asse franco-tedesco: «Vogliamo costruire con tutti i partner, specialmente con la Germania, un’eurozona più integrata, più forte, come la Cina e come gli Usa. Serve un fondo monetario europeo come l’Fmi e un ministro delle finanze a livello dell’eurozona - ha sottolineato -. Con la Merkel abbiamo parlato di una nuova eurozona ancora più forte e la collaborazione tra Merkel e Macron è molto stretta». Insomma, Le Maire si è presentato a Cernobbio nei panni del rappresentante dell’Europa che conta e, a queste condizioni, ha rassicurato l’ospite italiano: «So che ci sono state molte incomprensioni nelle ultime settimane ma le cancelleremo». Un discorso dalle lunghe premesse, coronato da un pranzo con Marcegaglia, Recchi e Galateri, nel corso del quale, secondo la presidente di Business Europe, Le Maire ha fatto capire che l’11 settembre i francesi presenteranno «un’offerta migliorativa. Se sia sufficiente non lo sappiamo. Ma l’impressione è che abbiano sottovalutato l’effetto che la loro scelta poteva avere», ha dichiarato la Marcegaglia, secondo la quale la Francia rilancerà sulle navi militari. L’ufficialità parla però un linguaggio diverso: «i cantieri navali di Saint Nazaire sono una società chiave per la Francia - si è limitato a dire Le Maire ai giornalisti - e per questo motivo abbiamo deciso, insieme al presidente Macron, di nazionalizzare il cantiere in via temporanea perché non trovavamo una soluzione con l’Italia. Adesso siamo nel processo di cercare un compromesso con il governo italiano e l’11 settembre cercheremo di trovare un nuovo compromesso sulle quote (di partecipazione in Stx) con Padoan e il governo italiano. Resto sempre dell’idea che la cooperazione fra Francia e Fincantieri resti la migliore opzione per Saint Nazaire».

La nazionalizzazione blocca il passaggio a Fincantieri, che aveva già un accordo per acquisire il 54,6% di Stx, e apre una ferita nei rapporti tra Italia e Francia, che i due governi cercheranno di suturare entro il 27 settembre, data del summit Gentiloni-Macron. A quel che si sa, l’Eliseo offre un accordo che aprirebbe spazi a numerose collaborazioni, anche militari, tra i due Paesi, ma a patto di conservare la maggioranza (ufficialmente 50-50). Per contro, l’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha rifiutato di condividere il controllo di Stx con altri azionisti.

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