sabato 22 marzo 2014
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La cultura dello stakanovismo tipica di Wall Street e dei banchieri dilaga: le lunghe giornate lavorative non sono più motivo di preoccupazione solo delle famiglie di lavoro nella banche ma si stanno ampliando a nuovi contesti lavorativi con ex banchieri che impongono, involontariamente, le "vecchi abitudini". È quanto emerge da uno studio che sarà pubblicato sulla rivista Social Quaterly condotto da un ex Goldman Sachs che si è ora dedicata alla carriera accademica.Lo studio  afferma il Financial Times - riporta alla memoria il caso dello stagista di Bank of America morto lo scorso anno per il troppo lavoro. Gli ex banchieri sono talmente abituati a lunghe giornate lavorative da essere ciechi di fronte allo stress. E anche quando lasciano la banca per dedicarsi a nuove attività impongono la loro cultura sui nuovi colleghi. Quando cercano di raggiungere un equilibrio fra il lavoro e la vita privata incontrano difficoltà perché la cultura di intere giornate al lavoro è talmente integrata nella loro vita che non riescono a farne a meno.L'autore dello studio, Alexandra Michel, cita il caso di un ex banchiere che ha lasciato il proprio lavoro per trascorrere più tempo con la famiglia. "I miei standard su quello che è una vita normale sono distorti da quello che ritenevo fosse la normalità", ovvero giornate e giornate di lavoro.
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