giovedì 24 novembre 2016
Il cellulare uccide più della velocità, ma la norma che prevede la sospensione della patente per chi ne abusa è ferma da mesi. Appello ai costruttori per il “viva-voce” di serie su tutti i modelli
Telefono in auto: è davvero ora di smettere
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Guidare? Anche. In automobile soprattutto si telefona, si mandano sms, si messaggia su whatsapp, si scattano foto e selfie, si leggono le e-mail. E si muore per questo. Tre soggetti concorrono ad alimentare la strage: l'ignoranza, l'irresponsabilità e la cattiva educazione di chi guida al rispetto della vita propria e degli altri; le norme non abbastanza severe per chi sgarra; e la "complicità" di molti costruttori che non hanno ancora inserito il dispositivo che consente di usare il telefono senza togliere le mani dal volante tra le dotazioni di serie di ogni vettura nuova. Le cifre certificano che l'uso improprio del cellulare in auto uccide più dell'ebbrezza e della velocità, ma il "viva voce", fondamentale elemento di sicurezza, continua ad essere spesso un optional da pagare a parte su molti modelli: attualmente questo sistema non è presente sul 26% delle auto nuove in vendita in Italia, più di una su quattro. Sono solo una quarantina infatti i modelli per i quali, secondo quanto riporta un'indagine di Dat-Italia, i marchi hanno cambiato politica dal 2015 a oggi, facendo passare nella lista della dotazione di serie il kit "bluetooth" per i telefoni.

I numeri della strage

In base ai dati Istat-Aci, sono state 3.419 le vittime della strada nel 2015: dopo 10 anni di costante diminuzione, il numero dei morti è tornato a salire (+1,1% rispetto all'anno precedente). E' stato accertato che circa il 20% degli italiani usano abitualmente il telefono cellulare mentre guida, circostanza che aumenta di 4 volte il rischio di incidenti rispetto a chi non lo fa. Un calcolo fornito da Aci certifica che se per messaggiare su uno smartphone si impiegano mediamente 10 secondi, ciò equivale a viaggiare per circa 140 metri totalmente “al buio” anche se si procede a soli 50 km/h. Secondo i dati diffusi dalla Polizia di Stato - che nel 2015 ha comminato 48.524 multe per uso improprio del cellulare in auto, il 30% degli incidenti ha come causa o concausa proprio la distrazione provocata dai telefonini.

Bluetooth per tutti e di serie

Ecco perché è davvero ora che chi guida si convinca a non usare in nessun caso il cellulare mentre l'auto è in movimento. Oppure che lo faccia utilizzando il “viva voce”. Purtroppo però benché il costo industriale di questi dispositivi sia davvero minimo (per alcune versioni si parla di meno di 30 euro) molti marchi ancora lo inseriscono in costosi pacchetti di accessori. Un appello affinchè per legge - o meglio ancora per volontà dei costruttori - si cambi rotta, è a questo punto inevitabile. Come accadde per le cinture di sicurezza, è tempo poi che in generale tutte le vetture possano usufrire dei comandi al volante per tutte (o quasi) le funzioni, prerogativa già presente sui modelli di alta gamma. A questo punto, è chiaro, tutto passerebbe al senso di responsabilità e alla correttezza del conducente. Perchè qualunque ausilio alla guida diventa (e diventerebbe) inutile se non utilizzato a dovere e nelle circostanze in cui è necessario farlo.

L'esempio della Francia e la proposta in Usa

E qui si apre un capitolo triste, perchè il nostro è uno dei pochi Paesi europei in cui l'educazione civica e stradale non è materia scolastica obbligatoria, e neppure è considerata una priorità. E dove la maleducazione al volante è troppo spesso la prassi. Altrove invece, molti pericoli connessi all'abuso della tecnologia sono stati stroncati alla base: in Francia ad esempio da pochi mesi telefonare in auto mentre si guida è vietato anche nel caso in cui si utilizzino gli auricolari. Ma che l'abuso del telefono in auto meriti immediate contromisure l'hanno capito anche negli Stati Uniti. Disabilitare alcune funzioni e applicazioni quando l'utente è al volante, dotando lo smartphone di una sorta di “modalità auto” da affiancare alla “modalità aereo” già presente sui dispositivi, è quanto suggerisce oggi la National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), l'ente del dipartimento Usa dei Trasporti che si occupa di sicurezza stradale, per ridurre il numero di incidenti causati dai telefonini. La Nhtsa propone linee guida volontarie indirizzate ai costruttori di smartphone per progettare dispositivi che, se usati alla guida, riducano il potenziale di distrazione. L'ente incoraggia sia il collegamento dei cellulari al sistema di infotainment dell'auto, che consente di usare alcune funzioni con i comandi vocali, sia la “driver mode”, una “modalità guidatore” che semplifica l'interfaccia utente dello smartphone e ne limita le funzioni. Alla guida potrebbero essere bloccate alcune app come le chat o i giochi, ma anche la fruizione di video e l'uso della tastiera. Secondo il segretario dei Trasporti, Anthony Foxx, «queste linee guida di buon senso aiuteranno i progettisti di smartphone a creare prodotti che riducano la distrazione al volante».

Cosa prevede il codice

La terza concausa, come detto, è quella normativa e sanzionatoria. In base all'articolo 173 dell'attuale Codice della Strada "è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici o di usare cuffie sonore (...) È consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, purchè il conducente abbia adeguate capacità uditive, che non richiedano per il loro funzionamento l'uso delle mani". La sanzione per chi viola questa norma va da 161 a 646 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. La sospensione della licenza di guida è prevista invece come possibilità solo in caso di ulteriore violazione nell'arco di un biennio. Una proposta di legge in attesa di approvazione potrebbe modificare questo articolo del Codice della strada, introducendo la sanzione della sospensione della patente da 1 a 3 mesi fin dalla prima violazione accertata per chi fa un uso improprio delle apparecchiature elettroniche mentre è alla guida.

Mentre il mondo cambia a velocità supersonica e la tecnologia evolve ancora più in fretta sfornando dispositivi potenzialmente sempre più distraenti per chi va in auto però in Italia la riforma del Codice della Strada ha tempi biblici. Che il nuovo testo venga approvato entro la fine dell'anno è molto improbabile. Questa proposta di legge si è arenata da oltre un anno in Parlamento, in attesa non si sa di cosa. Forse di altre tragedie. Per correre ai ripari, al solito, in colpevole ritardo.

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