mercoledì 21 novembre 2018
Aumento di capitale per Easyrain, la startup del Politecnico di Torino che ha progettato un sistema che contrasta la pericolosa perdita di aderenza degli pneumatici sul bagnato. Ecco come.
Cinque milioni di euro per un'idea contro l'acquaplaning
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Si chiama Easyrain, è una startup cresciuta all'interno di I3P, l'incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino, e ha da poco chiuso un aumento di capitale di 5 milioni di euro. Ha sviluppato un sistema che previene l'aquaplaning, il pericoloso fenomeno che si verifica quanto i pneumatici di una vettura perdono il contatto con l'asfalto bagnato. La tecnologica sviluppata permetterà di migliorare le prestazioni delle auto su strada bagnata e abbattere il rischio di incidenti mortali.

Per ottenere questo, Giovanni Blandina, fondatore di Easyrain, ha inventato, progettato e brevettato un dispositivo integrato sulla vettura. È composto da un sistema di iniettori posizionati davanti agli pneumatici. Viene attivato da un software di controllo che non necessita di nessun sensore aggiuntivo ed è capace di rilevare l'innesco del "galleggiamento" della vettura e la conseguente perdita di controllo su fondi particolarmente bagnati. In pratica, attraverso un getto ad alta pressione e grazie ai ridotti tempi di reazione, viene rimossa l'acqua in eccesso ristabilendo l'immediato controllo del mezzo. Il dispositivo è pensato per poter essere installato su qualsiasi vettura e poter funzionare in qualsiasi condizione dinamica del veicolo.

Le nuove risorse finanziarie ottenute saranno necessarie al completamento dello sviluppo del progetto. I fondi provengono da due investitori: Indaco Ventures I, fondo promosso da Indaco Venture Partners SGR, e Aldo Bianchi Vimercati, imprenditore che ha a lungo operato nel settore della componentistica meccatronica per auto. «Per Easyrain questo è un traguardo di particolare importanza che arriva dopo anni di duro lavoro che hanno richiesto sforzi sempre più impegnativi», sottolinea Blandina. «L'immissione di nuove risorse finanziarie - aggiunge - rappresenta per noi la leva necessaria allo sviluppo futuro della società, anche grazie all'arrivo di persone esperte che credono e sostengono il progetto con forza, ingrediente fondamentale per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che ci siamo imposti».

«Siamo orgogliosi di constatare come un progetto sviluppato grazie anche al supporto dell'incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino - spiega Paola Mogliotti, direttore di I3P. - abbia suscitato così grande interesse, sin dalla nascita: ora gli investimenti confermano le potenzialità di questo team, e allo stesso tempo rappresentano uno stimolo e un esempio per tutti i giovani imprenditori e innovatori nel nostro Paese».

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