martedì 22 dicembre 2020
In crescita anche le pmi innovative, che hanno superato la soglia delle 1.300 unità. Oltre 85mila gli occupati (con un incremento rispetto al 2018 di poco meno del 26%)
La pandemia non ferma la crescita delle imprese innovative

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Nel 2019 le start up innovative hanno superato le 10mila unità registrando un incremento di quasi il 12% rispetto all'anno precedente, accompagnato da un aumento del fatturato di più del 46%. Lo afferma il ministero dello Sviluppo economico nella sua relazione annuale al Parlamento. In crescita anche le pmi innovative, che hanno superato la soglia delle 1.300 unità. La forza lavoro coinvolta da start up e pmi innovative conta ormai oltre 85mila unità (con un incremento rispetto al 2018 di poco meno del 26%). La maggior parte delle start up (quasi il 75%) opera nel comparto dei servizi alle imprese (in particolare servizi Ict), ma rilevante appare l'incidenza delle start up culturali e creative (pari al 37,7%) e delle imprese energetiche e green sul totale delle start up innovative (14,6%). Elevato risulta, inoltre, l'uso delle tecnologie 4.0: il 43% delle start up innovative del settore dei servizi alle imprese ha dichiarato di operare con Ict, telecomunicazioni, intelligenza artificiale e green economy.

Dai primi mesi del 2020 il nostro Paese si è trovato a dover affrontare una sfida inaspettata e senza precedenti. A dimostrazione dell'elevata capacità di resilienza, nel corso del 2020, malgrado la crisi, il numero di start up innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese è continuato a crescere (+10,4%). Come sottolineato dal ministro Stefano Patuanelli: «Il ministero non solo ha garantito continuità alle politiche di supporto pubblico all'ecosistema delle start up e delle pmi innovative, ma ne ha fatto un target di riferimento introducendo nuove misure di agevolazione per sostenerne la resilienza e il rilancio in risposta alla crisi Covid-19».

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