mercoledì 11 maggio 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
Arena, Colosseo, Duomo, Pantheon. Con questi nomi così italian sounding verranno lanciati tra un mese i primi smartphone di 'ALLINmobile', start up abruzzese che si appresta al debutto in un mercato dominato dai colossi stranieri. Sembra un po’ la classica storia di Davide contro Golia: la società, con sede a Guardiagrele (Chieti), si è lanciata in questa avventura da un’idea del fondatore Alessandro Zulli, ammini-stratore unico, partito dal presupposto che il mercato è sempre più fiorente (si stima che quest’anno si venderanno 1,5 miliardi di telefonini in tutto il mondo, +7% sul 2015). Da qui, l’idea di produrre e mettere sul mercato una nuova linea di smartphone facili da usare: sistema Android 6, design all’avanguardia, grafica Full Hd e soprattutto prezzi competitivi, da 99 a 299 euro. «Puntiamo molto all’italianità, come si vede dai nomi – spiega Zulli – anche se la progettazione hardware avviene in Cina, la sede è qui in Abruzzo dove avvengono tutte le fasi di progettazione, ingegnerizzazione e ottimizzazione del software. Insomma, è qui che stiamo crescendo e da dove venderemo gli smartphone: prima dal nostro sito, poi in negozio. Entro l’anno contiamo di aprire i nostri primi centri d’assistenza». Finora il mercato, aggiunge il responsabile Marketing Paolo Prearo, ha seguito un certo andamento: «se all’inizio si acquistava il top di gamma, con l’avvento di nuovi brand e la conseguente, grossa spinta nella fascia del prodotto medio/basso ma anche a causa della crisi - c’è stato un boom di prodotti che hanno fatto scendere i prezzi. E noi vogliamo proprio aggredire questo segmento di mercato, introducendo grosse novità». La principale riguarda la durata delle batterie: 'Arena', ad esempio, destinato a lavoratori sempre in giro, garantisce 63 ore di autonomia; per chi ama fotografare e girare video, invece, 'Pantheon' dispone invece di due telecamere da 13 e 5 Mpix. L’investimento è stato di oltre un milione di euro nell’ultimo anno e mezzo (più altri 700mila euro per le campagne di comunicazione); nei prossimi 12 mesi 'ALLinmobile' conta di vendere 40mila dispositivi. Anche se il percorso non sarà certo privo di ostacoli. «È difficile trovare un bando di finanziamento appositamente per una start up come la nostra – racconta Zulli –. La Regione Abruzzo ha teoricamente deliberato un finanziamento da 200mila euro, ma finora tutto il capitale lo abbiamo messo da soli». L’inizio, però, è stato positivo: il primo approccio sul mercato un anno fa è stato con ASSO64, un dispositivo con processore a 64bit. Non c’è stato un lancio ufficiale, ma, grazie al tam tam della rete, si è rivelato un investimento vincente che ha portato ad un fatturato di 200mila euro. La vera sfida inizia ora; ma per Zulli, che è stato anche dirigente sportivo ed è tuttora impegnato nel sociale con la Debra Italia onlus - associazione che dà supporto a chi è colpito da una malattia genetica e distrofica della pelle - non è certo la prima. © RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: