martedì 24 luglio 2012
​Borse europee in rosso: tutti i listini viaggiano in territorio negativo. Milano (-2,95%) e Madrid (-3,33%) le peggiori. Il differenziale con i titoli tedeschi a quota 533: non succedeva dal novembre scorso, quando ci fu il passaggio di consegne tra Berlusconi e Monti. Spagna: la Catalogna annuncia che chiederà aiuti economici a Madrid.
La Spagna e il giallo della «nota congiunta»
COMMENTA E CONDIVIDI
​Borse europee in rosso mentre proseguono le tensioni sullo spread e si aggrava la crisi: la Catalogna annuncia che chiederà aiuti finanziari alla Spagna. Tutti i listini del Vecchio continente, viaggiano in territorio negativo, tranne Atene. Milano e Madrid si confermano le peggiori e cedono, rispettivamente, il 2,95% e il 3,33%. A condizionare il listino spagnolo anche l'andamento dell'asta odierna in cui sono stati collocati oltre 3 miliardi di titoli di stato a breve ma a tassi più alti rispetto a giugno. Nel dettaglio il Tesoro ha pagato il 2,434% dal 2,362% del mese scorso sui titoli trimestrali e il 3,691% dal 3,237% di giugno sui titoli semestrali. Londra segna un -0,51%, Parigi perde lo 0,44% e Francoforte arretra dello 0,3%. Atene è l'unico listino in territorio positivo e guadagna lo 0,43%.Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti, dopo una partenza poco sopra i 500 punti, sfonda quota 530 punti. Il rendimento dei Btp decennali è salito per la prima volta dallo scorso gennaio sopra la soglia del 6,5%. Lo spread torna così ai livelli del 17 novembre 2011 ossia ai tempi del passaggio di consegne tra Silvio Berlusconi e Mario Monti. Il differenziale di rendimento tra i decennali italiani e tedeschi si ampliato a 533,2 punti base.Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli si colloca a 633 punti, con un tasso del 7,58%. E proprio sul contrasto della nuova impennata dello spread il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, chiede un "un segnale" da parte dell'Europa: "È ora che lo dia".La Catalogna non ha ancora inoltrato una richiesta ufficiale di sostegno ma il ministro, Andreu Mas-Colell, ha spiegato alla Bbc che "al momento non ha altra banca a disposizione che il governo spagnolo, lo sanno tutti che situazione c'è sui mercati". La Catalogna diventerebbe così la seconda regione dopo Valencia a domandare accesso al fondo da 18 miliardi di euro messo a disposizione dal governo di Madrid per soccorrere le amministrazioni locali in difficoltà e anche la piccola Murcia parrebbe in procinto di chiedere un salvataggio. Un “bailout” delle regioni non farebbe però che mettere ulteriore pressione su un paese che gli investitori vedono ormai prossimo a dover chiedere aiuto all'Europa perché non più in grado di finanziarsi sui mercati.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: