sabato 7 maggio 2016
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I videogiochi si fanno bene anche in Italia anzi in Campania e precisamente a Benevento. SpinVector, azienda hi-tech, si occupa di videogiochi, ambienti immersivi e life-size games, e il suo amministratore e cofondatore, Giovanni Caturano, 43 anni, è uno dei 'campioni digitali' che spingono per mettere al passo l’Italia con le opportunità di Internet. Tutto nasce negli anni ’90 da tre amici ventenni, ingegneri informatici mancati. Caturano con Carmine Della Sala e Lorenzo Canzanella studiano all’Università di Napoli. I tre napoletani colgono in Germania, nel 1997, il loro primo premio internazionale grazie alla demo 'Claudia', che nell’ambiente degli sviluppatori è tuttora considerato una specie di mito soprattutto per le animazioni dei personaggi e l’uso dei riflessi. «Ci trasferimmo in Francia nel 1998 per mancanza di investimenti in Italia e, dopo il successo dei prodotti realizzati all’estero (oltre un milione di copie del titolo 'DroneZ', ndr.), siamo tornati in Italia investendo e creando SpinVector, per proseguire il percorso iniziato con i videogiochi ed estenderlo anche ad altri settori». Decisivo è l’interessamento del Gruppo Intesa-Sanpaolo che con un’operazione di Venture Capital, tramite il fondo Avm, mette due milioni di euro. Altra opportunità è offerta dai fondi europei. Le 15 menti impiegate a SpinVector sviluppano videogiochi su qualsiasi piattaforma, i prodotti dell’azienda arrivano in 152 Paesi, 3milioni i clienti. Successo, premi e riconoscimenti in ogni angolo del pianeta. Della Sala è definito una delle menti più brillanti della programmazione al mondo da un dirigente della Nvidia. Numerose le installazioni basate su proiezioni 3D, come quella immersiva su uno schermo di 26 metri realizzata per il Museo archeologico virtuale di Ercolano che ricostruisce l’eruzione del 79 d.C. dalla prospettiva del Vesuvio. Le nuove committenze riguardano la «Realtà Aumentata » che tenta di rompere le barriere tra materiale e virtuale. SpinVector continua ad esplorare e ad espandersi. L’anno scorso ha dato vita a una partecipata al 70% specializzata nei sistemi di multiproiezioni con sede a Campobasso. La sfida è aprire uno spazio dimostrativo a Roma e un secondo centro di ricerca a Londra. Valeria Chianese © RIPRODUZIONE RISERVATA indice positivo
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