martedì 27 giugno 2017
Il presidente Buscema illustra la relazione sul rendiconto generale dello Stato: «Il debito pubblico l'elemento di maggior criticità». Effetti devastanti dalla corruzione.
Da spending review nessun effetto sulla spesa. Corruzione devastante
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La spending review non ha prodotto i risultati sperati sul totale della spesa pubblica. È questo il giudizio del presidente delle sezioni riunite della Corte dei Conti, Angelo Buscema, secondo il quale «a consuntivo, le misure di riduzione, mentre sembrano aver salvaguardato l'operare di interventi a sostegno dei comparti produttivi, non hanno prodotto risultati di contenimento del livello complessivo della spesa».

Resta, quindi, ancora attuale «la necessità di una revisione attenta di quanto può, o non può più, essere a carico del bilancio dello Stato - spiega ancora il presidente illustrando la relazione sul rendiconto generale dello Stato -, in un processo di selezione della spesa attento a non incidere negativamente sul potenziale di crescita del Paese».

Ma c'è di più perché in Italia «il recupero della crescita del prodotto interno lordo, dopo una lunga crisi, appare ancora troppo modesto e, soprattutto, in ritardo rispetto alla ripresa in atto negli altri principali Paesi europei». Una situazione dalla quale appare evidente che «il bilanciamento della politica economica e della gestione della finanza pubblica appare particolarmente complesso per l'Italia».

L'elemento di maggior criticità è ancora il debito pubblico, che «impone alla politica economica, ben di più di quanto non derivi dai vincoli fissati con le regole europee sui conti pubblici, di proseguire lungo un percorso di rientro molto rigoroso».

Sul fronte degli acquisti si conferma «la centralità» della Consip nelle politiche di contenimento della spesa «anche se è emersa nel corso degli anni l'esigenza di una verifica dei risultati più rispondenti a dati reali». Senza contare che l'acquisizione di beni e servizi da parte dello stato avviene ancora, per la maggior parte, attraverso procedure extra Consip.

E' ancora forte la preoccupazione per la corruzione, che in Italia mostra ancora «effetti negativi sulle risorse pubbliche, spesso, devastanti».



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