venerdì 12 febbraio 2016
Registrato un incremento dell'1% rispetto all'anno precedente, quando ne erano state accertate 26.998. Lieve aumento anche del tasso di irregolarità, pari al 69% (nel 2014 era del 68%).
Sicurezza sul lavoro, oltre 32mila violazioni nel 2015
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In materia di salute e sicurezza sul lavoro, "nel 2015 si sono riscontrate 32.392 tra violazioni prevenzionistiche (27.253, con un incremento pari all'1% rispetto all'anno 2014, quando ne erano state accertate 26.998) e altre violazioni di carattere tecnico. A fronte della crescita del numero di violazioni di carattere prevenzionistico, si registra anche un lieve aumento del tasso di irregolarità, pari al 69% (rispetto al tasso di irregolarità riscontrato nel 2014 pari al 68%)". Così una nota del ministero del Lavoro che illustra i risultati dell'attività ispettiva 2015."L'attività del personale di vigilanza Inail, tenuto conto delle unità ispettive a disposizione, rimane quasi invariata in termini di risultati (20.835 aziende ispezionate a fronte delle 23.260 del 2014; 18.207 aziende irregolari a fronte delle 20.343 del 2014; 81.499.866 di euro di premi accertati come evasi a fronte di 91.296.473 del 2014), mentre quella dell'Inps registra un calo relativo al numero delle ispezioni (39.548 aziende a fronte delle 58.043 del 2014), che si ripercuote sui risultati relativi al numero delle aziende irregolari (31.840 a fronte delle 47.044 del 2014) e alla contribuzione accertata (1.105.539.357 euro di contributi non versati a fronte di 1.316.766.000 del 2014), ma non sulla produttività media per visita che, con riferimento all'accertato, si incrementa del 23%, a seguito dell'ulteriore sviluppo delle attività di intelligence e programmazione e nonostante la contrazione del numero degli ispettori di 80 addetti", prosegue la nota.In Commissione centrale è stato inoltre illustrato il Documento di programmazione della vigilanza 2016 del Ministero del lavoro e degli Istituti che, fra l'altro, pone particolare attenzione alla problematica relativa all'indebita percezione dell'esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato, al caporalato, al corretto utilizzo dei voucher e dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa e partite Iva, in particolare nel settore dei call center.
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