lunedì 16 novembre 2020
Il sistema adottato per migliorare le tecniche di salvataggio. Ecco come lavorano gli "007 degli incidenti" del marchio svedese
Le auto precipitano da 30 metri: il crash test estremo di Volvo
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Per consentire ai servizi di soccorso di prepararsi a qualsiasi possibile scenario d’incidente e per simulare le forze che vengono generate durante gli impatti più violenti, Volvo ha recentemente sperimentato misure altrettanto estreme, facendo per la prima volta cadere ripetutamente alcune sue vetture nuove da una gru alta 30 metri. Si tratta probabilmente del crash test più estremo mai eseguito da un marchio automobilistico, e la sua funzione è molto importante per addestrare gli specialisti che effettuano l’estrazione di un traumatizzato da un veicolo dopo un incidente, una tecnica nota come “estricazione”. Le loro tecniche di salvataggio hanno bisogno però di essere messe alla prova su veicoli che abbiano subìto danni il più possibile simili a quelli riscontrati nelle situazioni d’incidente più estreme: si pensi a quelli in cui è coinvolta un’auto che sbatte frontalmente ad altissima velocità contro un ostacolo, o a quelli in cui viene urtata violentemente da un camion.

In situazioni del genere, è probabile che le persone all'interno dell'auto versino in condizioni critiche. Pertanto, la priorità è quella di estrarre le persone dall'abitacolo e portarle in ospedale il più rapidamente possibile, utilizzando strumenti idraulici di soccorso conosciuti nel settore come Jaws Of Life (letteralmente: ganasce salva-vita). Gli specialisti dell'estricazione parlano spesso di “ora cruciale”, riferendosi al fatto che è fondamentale riuscire a estrarre e portare in ospedale un traumatizzato entro un'ora dall'incidente.

"Lavoriamo a stretto contatto con i servizi di soccorso svedesi da molti anni", spiega Håkan Gustafson, membro del Team di Ricerca sugli Incidenti Stradali di Volvo Cars. "Abbiamo infatti lo stesso obiettivo: rendere le strade più sicure per tutti. Speriamo che nessuno si trovi mai coinvolto in uno degli incidenti più gravi, ma non tutti gli incidenti possono essere evitati. Quindi è fondamentale che esistano e si sviluppino metodi che consentono di salvare vite umane quando si verificano gli incidenti più gravi". Tutti i rilievi degli incidenti e del conseguente lavoro di estricazione vengono raccolti in un ampio rapporto di ricerca, che è poi reso disponibile gratuitamente ai soccorritori in altre parti del mondo, consentendo loro di beneficiare dei risultati e di sviluppare ulteriormente le loro capacità di salvataggio.

Di solito, i veicoli utilizzati per l’addestramento dei soccorritori provengono dai cantieri di demolizione, e spesso di tratta di vetture vecchie, addirittura di vent’anni in alcuni casi. In termini di resistenza della lamiera d’acciaio, costruzione delle gabbie di sicurezza e durata complessiva, sono però molto diverse da quelle moderne. Inoltre, le nuove Volvo sono costruite con una qualità di acciaio fra le più resistenti tra quelle utilizzate per le vetture più recenti. Per questo motivo è fondamentale per i soccorritori aggiornarsi continuamente, familiarizzare con i nuovi modelli e rivedere le loro procedure d’intervento, così da sviluppare nuove tecniche di estricazione. "Solitamente facciamo i test d’impatto solo in laboratorio. Questa è stata la prima volta che le abbiamo fatte cadere da una gru", racconta Håkan Gustafson. "Sapevamo che avremmo rilevato deformazioni estreme dopo il test e abbiamo deciso di eseguirlo per mettere la squadra di soccorso di fronte a una vera e propria sfida". In totale sono state fatte cadere ripetutamente dalla gru dieci Volvo, di modelli diversi. Prima della caduta, un team di tecnici ha calcolato precisamente a quanta pressione e quanta forza dovesse essere sottoposta ogni vettura per raggiungere il livello di danno desiderato.

Volvo, gli 007 della sicurezza celebrano 50 anni di attività - L'Accident Research Team operativo 24 ore su 24

Da sempre per Volvo quello della sicurezza è un obiettivo primario. Il marchio svedese, esattamente da 50 anni, ha organizzato addirittura una squadra di investigatori, l’Accident Research Team, che opera 24 ore su 24 per consentire alla casa di imparare dagli incidenti reali e migliorare costantemente le sue autovetture. Il team interviene tempestivamente non appena avvisato ogni volta che si verifica un incidente che coinvolge una Volvo a Göteborg e dintorni, in Svezia. Appena arrivati sul posto, gli esperti avviano un'indagine e documentano la sequenza degli eventi nel modo più dettagliato possibile. Il lavoro continua poi in ufficio: il team richiede i rapporti di polizia accessibili al pubblico, contatta il conducente ed esamina l'auto quando possibile. Il team cerca inoltre di capire in che modo il conducente ha vissuto l'incidente, un processo che coinvolge gli scienziati comportamentali del Centro Sicurezza di Volvo Cars. Per finire, il team chiede alle persone coinvolte nell'incidente di condividere le loro cartelle cliniche, così da poter prendere nota delle eventuali lesioni subite. Queste vengono analizzate da esperti di biomeccanica, in collaborazione con i fisici, per capirne le cause esatte. Tutti i dati e le informazioni raccolte vengono codificati e anonimizzati. Le conclusioni della ricerca condotta sono condivise con gli esperti di sviluppo dei prodotti Volvo, che le utilizzano per definire e implementare nuove tecnologie nelle auto di prossima uscita.

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