mercoledì 6 settembre 2017
Il ministro del Lavoro Poletti all'incontro con i sindacati. Barbagallo (Uil): dal governo aperture, ma non sono chiare le risorse
«Sgravi per tre anni ai giovani»
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Tra tagli strutturali per l’assunzione dei giovani e l’Ape, l’anticipo pensionistico per gli anziani, dopo la pausa estiva riprende il dibattito su lavoro e pensioni. A proposito di Ape, per il presidente dell’Inps Tito Boeri, «è sempre positivo quando si dà maggiore libertà di scelta alle persone, ma il nuovo strumento è abbastanza costoso per le famiglie ». «Come Inps – spiega Boeri – avevamo formulato delle proposte che avevano il vantaggio di essere più semplici e meno costose per le famiglie. Dare flessibilità in uscita garantendo la sostenibilità è un fatto positivo: ci impegneremo al massimo per garantire il successo dell’operazione. Si tratta di prendere a prestito delle somme e quindi di avere in futuro pensioni più basse: parte della pensione dovrà essere usata per ripagare il debito, bisogna che le persone ne siano pienamente consapevoli».

Intanto ieri a Roma si è tenuto un nuovo incontro tra il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, il consigliere economico di Palazzo Chigi, Marco Leonardi, e il presidente dell’Anpal, Maurizio Del Conte. Il ministro ha definito il faccia a faccia «franco, diretto, costruttivo» e ha fissato un altro appuntamento tra 15 giorni. Poletti ha confermato che sugli sgravi per i giovani assunti la «discussione è ancora aperta, ma la volontà del governo è di varare una misura strutturale», con «una decontribuzione intorno al 50% degli oneri previdenziali per la durata di un triennio, che vorremmo dare a una platea che però non è ancora definita»: di sicuro si arriverà fino ai 29 anni, anche se c’è chi chiede di includere anche gli under 32, e forse pure gli under 35. Il ministro, inoltre, si augura che si trovi un accordo per il passaggio del personale dei Centri per l’impiego alle Regioni. Sempre ieri è stata discussa la possibilità di far partire in modo strutturale l’assegno di ricollocamento: «È già previsto in legge ed è stato sperimentato, abbiamo sviluppato un confronto e lo approfondiremo, ma abbiamo convenuto sulla possibilità di utilizzare l’assegno dentro le crisi, anticipandone l’uso».

Per il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, «ci sono state delle aperture, ma non è ancora chiaro quante siano le risorse a disposizione».

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