mercoledì 5 giugno 2013
Nel corso del 2012 le banche hanno tagliato alle imprese italiane 44 miliardi di euro di finanziamenti. È quanto emerge da un report di Standard & Poor's in cui si prevede un sempre maggior ricorso alle emissioni obbligazionarie da parte del nostro tessuto produttivo per far fronte alla 'strettà creditizia.
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Nel corso del 2012 le banche hanno tagliato alle imprese italiane 44 miliardi di euro di finanziamenti. È quanto emerge da un report di Standard & Poor's in cui si prevede un sempre maggior ricorso alle emissioni obbligazionarie da parte del nostro tessuto produttivo per far fronte alla 'strettà creditizia."Riteniamo che ulteriori azioni negative sul rating sono possibili nel 2013 in mancanza di una ripresa dell'economia domestica nell'ultima parte dell'anno". È quanto afferma Standard & Poor's in un report dedicato allo spostamento delle imprese verso il mercato dei bond."Deboli risultati operativi stanno pesando sulla qualità del credito di molte delle 36 società che esaminiamo inItalia" rileva S&P sottolineando che il trend dei rating è stato "moderatamente negativo" nel 2012 e nel primo trimestre del 2013. Delle 25 azioni adottate, quelle negative sono state più del doppio di quelle positive.
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