giovedì 2 febbraio 2017
Nel primo trimestre del 2017, stando all'elaborazione del Centro studi Opificium sui dati Unioncamere Excelsior, sono 13.240 le assunzioni previste
Sempre più richiesti i profili tecnico-ingegneristici
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C'è sempre più richiesta per le professioni del settore tecnico-ingegneristico: sono i numeri del Centro studi del Consiglio nazionale periti industriali (Cnpi), elaborati a partire dai dati Unioncamere, sono raddoppiate in un anno le assunzioni previste per tali profili. Per questo, dicono i periti industriali, è indispensabile adeguare il modello formativo.

Nel primo trimestre del 2017, stando all'elaborazione del Centro studi Opificium sui dati Unioncamere Excelsior, sono 13.240 le assunzioni previste per le professioni tecniche in ambito informatico, ingegneristico e della produzione. Rispetto allo stesso periodo del 2016, quando le previsioni di assunzione per questo gruppo di professionalità erano 6.620, il volume è raddoppiato, confermando una tendenza già emersa a fine 2016.

Cresce parallelamente però la difficoltà a reperire tali figure sul mercato: se un anno fa, il 26,2% dei profili era considerato di difficile reperimento, per i prossimi mesi, le aziende stimano che nel 38,8% dei casi il profilo desiderato sarà introvabile, a causa dell'inadeguata formazione e qualificazione dei candidati (20,8%) e del ridotto numero di candidati (18%).

Tra i profili di area tecnico ingegneristica più ricercati spiccavano nel 2016 al primo posto i designer (3.500 assunzioni), seguiti dai programmatori (3.180), esperti di applicazioni (2.760) e tecnici della produzione (2.580). In ogni caso l'impulso all'innovazione, sia in ambito tecnologico che digitale, rappresenta uno stimolo decisivo alla crescita della domanda.

Considerando la quota di tecnici sul totale delle assunzioni previste dalle aziende, spiccano tra le aree
trainanti le assunzioni, il settore dei media e della comunicazione, dove ben il 25,2% delle nuove assunzioni riguarderà profili tecnici dell'ingegneria, e quello informatico e delle telecomunicazioni (23,6%).


Anche nelle public utilities una quota significativa di nuove assunzioni è destinata ai profili di area tecnico ingegneristica (il 14,6%), così come negli ambiti del manifatturiero più innovativo - fabbricazione macchine e mezzi di trasporto, industrie farmaceutiche e chimiche, industrie elettriche ed elettroniche - dove la quota di tecnici dell'ingegneria tra i neoassunti si colloca rispettivamente al
12,6%, 13,4% e 11,2%.

Negli ultimi anni il mondo delle professioni tecniche ingegneristiche è stato interessato da una profonda evoluzione: non solo nuove aree di attività - dall'efficientamento energetico alla sicurezza, dalle certificazioni ai controlli di qualità - hanno sviluppato nuovi fabbisogni di competenze da parte delle aziende, che hanno trovato nei tecnici di area ingegneristica i profili più rispondenti, ma l'accelerazione nei processi di innovazione a tutti i livelli, e tecnologici in primis, hanno portato all'esigenza di acquisire profili
sempre più specializzati, in grado di garantire alle aziende il passo dell'innovazione.

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