lunedì 18 luglio 2011
Secondo i risultati di uno studio internazionale svolto dalla società di recruitment specializzato Robert Half emerge che ben il 61% dei manager chiede l’opinione della propria assistente sui candidati intervistati
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Al colloquio per un lavoro occhio alla segretaria! Mostrarsi poco gentili con la segretaria; arrivare in ritardo al colloquio; mentire o essere reticenti sulle proprie esperienze lavorative: sono alcuni degli errori che possono costare l’esclusione da una selezione per un nuovo posto di lavoro, secondo i risultati di una ricerca internazionale svolta dalla società di recruitment specializzato Robert Half.

Dallo studio emerge, per esempio, che ben il 61% dei manager chiede l’opinione della propria assistente sui candidati intervistati. Pertanto, mostrarsi poco cordiali con receptionist, segretarie e collaboratori è uno dei principali errori da evitare come anche, durante l’attesa del colloquio, far sentire le proprie conversazioni al cellulare ad alta voce.

Su questo e altri comportamenti che possono mettere a rischio una candidatura per un nuovo posto di lavoro, Robert Half ha realizzato una serie di brevi filmati, che fanno la parodia delle gaffe più frequenti. I video possono essere visionati sul sito della società  http://www.roberthalf.com/dont-let-this-happen-to-you <http://www.roberthalf.com/dont-let-this-happen-to-you> e su YouTube http://www.youtube.com/user/RobertHalfNA#p/c/5F3D9D90060247C1.

“L’assistente è tra le persone di fiducia del manager e il suo parere consente spesso di cogliere aspetti caratteriali e relazionali del candidato che possono non emergere durante il colloquio ed è una prassi comune, per un selezionatore, quella di chiedere un parere informale ai propri collaboratori”, spiega Carlo Caporale, Associate Director di Robert Half. “In generale, la cosa più importante per affrontare con successo un colloquio di lavoro è saper trasmettere un’immagine onesta di se stessi e del contributo che si può offrire all’azienda”.

La società Robert Half ha poi stilato "le regole d’oro per evitare i 7 errori più comuni nei colloqui di lavoro". Eccole:

1° errore. Non prevedere l’imprevisto. Episodi come la sveglia che non suona, ingorghi stradali, macchie di caffè si verificano nei momenti meno opportuni. Tutelatevi contro gli effetti della Legge di Murphy pianificando in anticipo.

Come evitarlo. La notte prima del colloquio, dormite a sufficienza, puntate una sveglia di riserva e stampate le indicazioni stradali per raggiungere l’azienda. Concedetevi un po’ di tempo in più per raggiungere gli uffici per il colloquio in modo da non perdere la calma in caso di traffico intenso o ritardo dei mezzi pubblici.

2° errore. Trattare con sufficienza la receptionist. L’intervistatore non è l’unica persona che dovete convincere. Secondo un’indagine, il 61% dei manager chiede l’opinione del proprio assistente in merito ai possibili candidati.

Come evitarlo. Dimostratevi cordiali ed educati con chiunque incontriate, dal personale addetto alla sicurezza alla persona della reception. Durante l’attesa, per esempio, non fate discussioni o commenti al cellulare: è uno degli errori più comuni sul piano della buona educazione e della riservatezza.

3° errore. Sbagliare approccio. La prima impressione conta. Mostrate le vostre abilità interpersonali cogliendo i segnali conversazionali offerti dal datore di lavoro. Alcuni intervistatori amano fare una chiacchierata, altri preferiscono arrivare subito al punto: sappiate adeguarvi.

Come evitarlo. Nel momento in cui il responsabile delle selezioni si dimostra pronto a parlare degli aspetti professionali, porgete una copia del vostro curriculum vitae. Proponete di analizzare insieme il documento orientando la discussione sulle vostre capacità, esperienze e obiettivi raggiunti maggiormente pertinenti al tipo di lavoro in questione.

4° errore. Esagerare. L’onestà paga. Infiorettare la realtà o dare un’immagine non autentica di se stessi è deleterio per la causa. “Lavorare troppo” è davvero il vostro principale punto debole? Frasi fatte e risposte sbrigative possono essere fastidiose per recruiter con esperienza che intendono comprendere chi siete realmente.

Come evitarlo. Dovreste presentare un’immagine accurata di voi stessi, compresi gli inevitabili limiti, e del contributo che potete offrire all’azienda.

5° errore. Colmare i vuoti. Spesso tra una domanda e l’altra passerà un po’ di tempo che viene impiegato dall’intervistatore per elaborare la vostra risposta, prendere appunti o ponderare la scelta della domanda successiva. Purtroppo numerosi candidati continuano a parlare per riempire il vuoto. Oltre al rischio di andare fuori tema o di dire qualcosa di cui ci si potrebbe pentire, potreste dare l’impressione di non essere capaci di mantenere la calma e la compostezza.

Come evitarlo. Rispondete a una domanda e fate seguire una pausa. Non sentitevi in dovere di continuare a parlare. 

6° errore. Cedere alla stanchezza. Potreste iniziare a sentirvi come un disco rotto qualora vi venisse chiesto di incontrare diverse persone dell’azienda, in particolare se tutti propongono domande simili. Sebbene la giornata possa diventare estenuante dopo molteplici colloqui, tali incontri costituiscono spesso un modo per “tastare il polso” al candidato, per verificare se va d’accordo con i potenziali colleghi.

Come evitarlo. Conservate un atteggiamento entusiasta e partecipe e cercate di stringere buoni rapporti con tutti. Consideratela inoltre come un’opportunità per ottenere maggiori informazioni sull’azienda. Più persone incontrate, maggiori saranno i punti di vista che ascolterete sull’organizzazione e sulle condizioni di lavoro che l’azienda offre.

7° errore. Ringraziare a metà. È buona educazione inviare una lettera di ringraziamento o una email, ma assicuratevi che sia priva di errori. Una nota scritta di fretta e piena di refusi avrà un effetto più negativo che positivo. Inoltre, molte persone si limitano a scrivere un messaggio generico e di circostanza, del tipo “Grazie per il Suo tempo”, perdendo in tal modo un’opportunità.

Come evitarlo. Dopo aver espresso il vostro apprezzamento, confermate il vostro forte interesse nella posizione e ribadite alcune motivazioni chiave che vi rendono il candidato ideale per la posizione. In queste circostanze, anche un pizzico di adulazione non guasta.

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