giovedì 26 dicembre 2013
​Ottimo rapporto qualità-prezzo e praticità da station wagon nonostante una linea diversa dalle altre familiari: ecco l'ultima arrivata di casa Seat. Sarà in concessionaria da 18 gennaio, con prezzi a partire da 18.870 euro. 
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Gamma completata. Dopo le versioni coupé e 5 porte, ecco anche la ST – Sport Tourer, quella wagon per essere più chiari - della famiglia Leon. Per vederla nelle concessionarie bisognerà aspettare fino al week end del 18/19 gennaio quando Seat Italia organizzerà l’indispensabile “porte aperte”.
 “Sono molto soddisfatto della ST perché rappresenta il nostro modello più importante della gamma Leon”, annuncia Gianpiero Wyhinny, direttore Seat Italia. “Rappresenta, infatti, il 40% delle vendite e con le sue 29.400 unità sinora immatricolate vale il 9% del totale segmento delle compatte.  La nuova Leon ST è un prodotto elegante e di qualità, destinato ad essere preso in considerazione soprattutto dalle giovani famiglie”.
 
E a proposito di qualità, Wyhinny aggiunge: “La tecnologia non è un gioco ma è un’utilità per il cliente”. Parole sacrosante, considerato che la tecnologia del Gruppo Volkswagen, è una garanzia assoluta per questa vettura che ha nel rapporto qualità-prezzo la sua arma vincente. Disponibile nei tre tradizionali allestimenti Reference, Style e FR, infatti, ha prezzi che partono rispettivamente da 18.870 euro, da 20.900 euro e da 24.480 euro a seconda degli allestimenti.
 
Con dimensioni importanti - lunghezza 4535 mm, larghezza 1816 mm, altezza 1451 mm, bagagliaio da 587 litri che diventano 1.470 con gli schienali dei sedili posteriori abbattuti - la Leon ST offre una grandissimo spazio a tutti e cinque i passeggeri; spazio che, assieme ai molteplici e ben distribuiti vani porta-oggetti e alla poltrone comode ed ergonomiche, garantisce una piacere (e una comodità) di guida, apprezzabile soprattutto nei lunghi viaggi.
Da sottolineare anche una serie di dettagli funzionali che vanno a tutto vantaggio della praticità quotidiana; come, per esempio, gli schienali dei sedili posteriori, facilissimi da abbattere anche dal vano bagagli; ancora maggiori semplicità e convenienza grazie alla possibilità di disporre – a richiesta – di un ulteriore piano di carico e di appositi ganci per le borse nel bagagliaio. Questa versione della famiglia Leon include anche un pacchetto di equipaggiamento pensato appositamente per le famiglie, che comprende tendine da sole avvolgibili per i finestrini posteriori e pratici tavolini richiudibili sul retro degli schienali dei sedili anteriori. Bella (a noi è piaciuta soprattutto la parte posteriore), dinamica e sportiva fuori e… pulita e semplice dentro.
 La plancia è concepita a misura del guidatore; tutti i comandi sono là, esattamente dove ci si aspetta di trovarli. L’ampia consolle centrale, molto funzionale, è un elemento dominante; il quadro strumenti è elegante e pulito, caratterizzato da finiture bicolore. Dettagli raffinati come, per esempio, le ampie prese d’aria, i comandi del climatizzatore dall’utilizzo intuitivo e le modanature tridimensionali, sottolineano la qualità “tedesca” delle lavorazioni anche se la vettura è prodotta a Martorell, in Spagna.  I quadranti degli strumenti sono ben leggibili, mentre il sistema di informazione per il guidatore è già di serie nell’allestimento Reference. Il display del computer di bordo, collocato tra i due quadranti degli strumenti analogici – al centro del campo visivo del conducente – fornisce informazioni su consumo medio, autonomia e velocità e, a seconda della versione, il display mostra anche le informazioni del sistema di navigazione e dei sistemi di assistenza alla guida, nonché i dati di un eventuale telefono cellulare collegato mediante Bluetooth. Insomma, la nuova leon ST non si fa mancare proprio nulla.
 
Più che soddisfacente la gamma motori per la quale, come da tradizione del Gruppo, anche per questa versione Sport Tourer, non c’è che l’imbarazzo della scelta.Per gli amanti del benzina, a disposizione un brillante  1.2 TSI disponibile nelle potenze di 86 e 105 CV che registrano consumi pari a 5,2 l/100 km a fronte di 119 g/km di CO2. La versione da 105 CV, dotata di sistema start/stop e di recupero dell’energia, consuma invece soli 4,9 l/100 km con emissioni pari a 114 g/km di CO2. Salendo di cilindrata, ecco  il 1.4 TSI da 122 CV (90 kW) e 200 Nm di coppia. Questa motorizzazione offre di serie il sistema start/stop e di recupero dell’energia e consuma soli 5,3 litri di benzina ogni 100 km, a fronte di emissioni di 123 g/km di CO2. Anche per gli irriducibili del Diesel non c’è che l’imbarazzo della scelta, a partire dal 1.6 TDI 90 CV  - i pratica il modello base -  con una coppia di 230 Nm e consumi dichiarati di soli 4,1 l/100 km (CO2: 108 g/km). La versione da 105 CV (77 kW) del 1.6 TDI sviluppa 250 Nm di coppia; e con sistema start/stop e di recupero dell’energia fa segnare consumi di soli 3,8 l/100 km nel ciclo combinato, a fronte di 99 g/km di emissioni di CO2.
Il propulsore 2.0 TDI, anch’esso dotato di start/stop e di recupero dell’energia, consuma in media soli 4,1 l/100 km (CO2: 106 g/km), ha una potenza di 150 CV (110 kW) e sviluppa una coppia di 320 Nm. Il top della gamma Diesel è il potente e sportivo 2.0 TDI 184 CV (135 kW), con 380 Nm di coppia, disponibile solo nella versione FR, che vanta un consumo di soli 4,3 l/ 100 km e 112 g/km di emissioni di CO2.
Strano ma vero, è proprio quest’ultima motorizzazione che ci pare la migliore, soprattutto quando è abbinata all’intramontabile cambio automatico DSG e in virtù della presenza del sistema DCC di ultima generazione. Si tratta, in pratica, della possibilità che il conducente ha guidare fra tre modalità: “Sport” (molto agile), “Eco” (parsimoniosa nei consumi) e “Individual” (decisamente comoda grazie alla particolare regolazione delle sospensioni). Buona la posizione di guida, così come la tenuta di strada e lo sterzo, che ci è sembrato preciso, leggero e fluido nelle manovre.
 
Fin qui i pregi. E i difetti? Si potrebbe fare qualcosina in più per migliorare la visibilità (c’è qualche angolo buio) e per “eliminare” qualche decibel in fase di accelerazione visto e considerato che la vettura, ad andatura da crociera, è molto comoda e riposante.
Ovviamente anche per la Leon ST, entro marzo 2014, arriverà la versione a metano. “Nella strategia del nostro Gruppo – aggiunge Gianpiero Wyhinny, Direttore Seat Italia – il metano ha un ruolo molto importante. L’impianto è fatto direttamente da Seat mentre le bombole, posizionate sotto il baule, non limitano assolutamente il bagagliaio della vettura”. La versione 1.4 TGI (così è contraddistinta) è stata progettata per funzionare con gas naturale compresso (CNG) e rispetta già la normativa europea sull’inquinamento Euro 6 (le emissioni di co2 sono di soli 94 g/km). Il motore eroga 110 CV (81 kW) di potenza e una coppia massima di 200 Nm, disponibile già a 1.500 giri mentre anche le prestazioni sono interessanti: 10,9 secondi per passare da 0 a 100 km/h e una velocità massima di 194 km/h. Secondi i dati forniti sa Seat, con la versione a metano, la nuova Leon TGI può percorrere ben 400 km con un pieno di metano e 900 km con il pieno di benzina. 
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