martedì 31 gennaio 2017
Una campagna di equity crowdfunding per lanciare le prime flotte di ciclomotori in sharing connessi di questi tipo. Roma la città scelta per avviare il progetto
Elettrico e condiviso: ecco Scuter, scommessa a tre ruote
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Una via di mezzo tra un motorino e una city car elettrica. E' la nuova scommessa per una mobilità più sostenibile quella lanciata da Scuter, il tre ruote ideato dalla omonima startup romana, che dal dicembre scorso si è affacciato sul mercato degli investitori sulla piattaforma di Mamacrowd con il claim “Save Time, Save Money, Save the Planet”. Secondo i suoi ideatori, Scuter è smart, è sempre connesso in cloud e permette di risparmiare tempo grazie alla sua maneggevolezza nel traffico ed all’intelligenza di bordo che indica percorsi alternativi nel traffico e segnala in tempo reale i cambiamenti della segnaletica stradale. La batteria ha 100 km di autonomia e il mezzo è guidabile senza casco e con qualunque tipo di patente. In più essendo 100% elettrico azzera le emissioni inquinanti. Il progetto è quello di renderlo disponibile esclusivamente in sharing perché non esiste in commercio ma è prodotto solo per il trasporto condiviso. Sarà quindi economico e conveniente anche per le tasche degli utenti: nessun costo di acquisto, di manutenzione, di assicurazione, di tasse e gestione rispetto ad un veicolo di proprietà.

La campagna di crowdfunding aperta su Mamacrowd il 15 dicembre scorso andrà avanti fino al 20 marzo con l’obiettivo di raccogliere 150 mila euro di aumento di capitale per avviare l’attività B2B e testare veicolo e piattaforma in vista del lancio del servizio B2C. In poco più di un mese di campagna, il progetto ha raccolto già la metà della cifra. Scuter in realtà è già pronto per la produzione in serie che verrà effettuata in outsourcing da un importante gruppo motociclistico italiano, ma il debutto coinvolgerà numerosi partner. Come spiega il Ceo, Gianmarco Carnovale: «Offriremo inizialmente il nostro servizio di flotte operative ad aziende che hanno collaboratori che si muovono (forza vendita, professionisti, servizi di delivery) offrendo l’opportunità di fornire ai propri dipendenti un mezzo che riduce i tempi di spostamento, può circolare nelle ZTL, è brandizzabile, facile da guidare, ed ha costi convenienti. Lanciare sul business permette di avere costi di acquisizione clienti minori e di testare al meglio il mezzo. Successivamente andremo sul mercato consumer partendo da Roma per poi estendere ad altre città: il mezzo potrà essere prenotato, preso e parcheggiato ovunque all’interno del perimetro di servizio, si pagherà per il tempo di utilizzo».

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