mercoledì 19 marzo 2014
Mezzi pubblici in tilt in tutt'Italia e ingorghi nelle principali città; rispettate le fasce di garanzia. L'agitazione è articolata in orari differenti.
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Traffico, caos e disagi come annunciato nelle principali città italiane dove è in corso lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferrotranvieri e Faisa Cisal "per il contratto scaduto ormai da sette anni". Garantite le fasce di garanzia, ma - dalle prime ore della protesta, che si articola con diverse modalità nelle varie città - la situazione si è via via complicata, anche se mitigata in parte dalle buone condizioni meteo un po' in tutto il paese. A Milano, per esempio, lo sciopero ha creato disagi al traffico e ingorghi di auto soprattutto sulle arterie della circonvallazione esterna e interna, senza però 'paralisi' della circolazione, ma solo un traffico più intenso della norma. Traffico e disagi anche a Torino dove però è prevista una nuova fascia di garanzia tra le 12 e le 15. Difficoltà a Venezia e in tutta la laguna dove il trasporto su gomma è fermo quasi al 90% e al 60% per quanto riguarda i vaporetti nonostante i collegamenti garantiti con le principali isole. Ingorghi in concomitanza con l'ora di punta a Roma dove si sono registrate numerose proteste dei cittadini che hanno denunciato il blocco delle scale delle linee metro nonostante i treni fossero in funzione. Chiusa la Metro B, la ferrovia Roma-Viterbo, la Roma-Lido, Termini-Giardinetti attiva con riduzioni di corse. Forti disagi anche a Napoli e provincia ed in particolare nelle zone periferiche della città dove gli utenti riscontrano grosse difficoltà per raggiungere il centro.Eppure lo sciopero, il tredicesimo dall'inizio della vertenza, "poteva essere evitato" afferma il segretario Fit Cisl Giovanni Luciano. "Neanche l'offerta del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi di mettere sul tavolo soldi freschi dal pagamento dei debiti della Pa è riuscita a smuovere il blocco per iniziare un confronto. La unica richiesta di Asstra e Anav è da sempre: più soldi pubblici e peggiori le condizioni di lavoro. A questo punto non è giusto che paghino i lavoratori dalla busta paga e i cittadini che restano a piedi" conclude Luciano.   Il segretario Uilt Claudio Tarlazzi affronta il capitolo spending review: "Se corrispondesse al vero il taglio al sistema dei trasporti, sia su gomma che su ferro, sarebbe un errore clamoroso e un grave danno per il Paese e per i cittadini" afferma chiedendo a Lupi di riprendere "concretamente il confronto interrotto sulle riforme del settore e in generale del sistema dei trasporti in Italia".  Ma non sono solo i lavoratori del trasporto pubblico a essere sul piede di guerra. Sul tavolo del ministro c'è anche l'eterna questione del settore autotrasporto, i cui benefici sono finiti nel mirino del Commissario per la spending, Carlo Cottarelli.  "Abbiamo destinato un fondo riconfermandolo nonostante le difficoltà di bilancio perché riteniamo che il settore sia uno degli indicatori fondamentali per capire se la ripresa sta avvenendo o no, perché se le merci tornano a viaggiare è un segnale di ripresa" ha detto Maurizio Lupi annunciando un incontro con gli autotrasportatori per la prossima settimana. La categoria beneficia di un fondo per circa 370 milioni di euro.Nel rispetto delle fasce di garanzia lo sciopero di 24 ore si terrà nelle principali città italiane secondo le seguenti modalità:a Milano dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio;a Roma dalle 8.30 alle 17.30 e dalle 20 a fine servizio;a Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio;a Genova dalle 9 alle 17.30 e dalle 20.30 a fine servizio;a Venezia dalle 9 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio;a Bologna dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio;a Firenze dalle 9.15 alle 11.45 e dalle 15.15 al termine del servizio;a Perugia dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio;ad Ancona dalle 8.30 alle 17.30 e dalle 20.30 a fine servizio;a Napoli dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio;a Bari dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 a fine servizio;a Cagliari dalle 8.45 alle 12 e dalle 15 a fine servizio;a Palermo dalle 8.30 alle 17.30.
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