martedì 29 maggio 2018
Paolo Ciccarelli e i suoi 23 dipendenti danno vita alle collaborazioni con le cooperative sociali, Carmina Campus, Accademia di Brera. Ora si cercano quattro persone
Schmid, dalla crisi alla rinascita
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L'anno della svolta è stato il 2015. Schmid Spa, azienda che si occupa della fornitura di tessuti e materiali studiati e realizzati per il settore calzaturiero e della pelletteria, fondata nel 1942 a Milano dall’imprenditore zurighese Walter Schmid, era sull'orlo della crisi. A salvarla ci hanno pensato il presidente e amministratore delegato Paolo Ciccarelli e i 23 dipendenti (in media hanno un'età inferiore ai 30 anni). «Da manager sono diventato imprenditore - spiega il presidente e ad -. Volevamo salvarla perché è una famiglia e ha un valore non solo economico. Volevamo ridare una seconda vita alle stoffe in magazzino. La nostra preoccupazione quotidiana è consolidare l'impresa, posizionarla nel settore puntando sulla qualità del prodotto e del servizio oltre che sulla creatività italiana».

Nel suo stabilimento di San Giuliano Milanese (Milano) l’azienda produce lavorati artigianali d’eccezione per i più grandi marchi d’alta moda italiani e internazionali, da Dolce&Gabbana a Balenciaga, da Prada a Louis Vuitton, da Dior a Fendi, Armani, Gucci, Jimmy Choo e molti altri. I tessuti di Schmid sono esposti nelle principali fiere di settore in tutto il mondo, da Milano a Parigi, da New York a Londra. Continua ricerca stilistica, qualità dei prodotti e servizio al cliente sono i punti di forza dell’azienda, che può contare su una rete di 100 maestri artigiani della miglior tradizione tessile italiana, dal Comasco al Varesotto alla Toscana. I principali mercati di sbocco sono Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Stati Uniti. Ha chiuso il 2017 con ricavi per sette milioni di euro (+15% sul 2016) realizzati per il 60% in Italia e margine Ebitda al 6% circa.

L'azienda presta particolare attenzione a progetti che abbiano al centro criteri di sostenibilità ambientale - riciclo e riuso di materiali - e impegno sociale, come nel caso della collaborazione con Cooperativa Alice, che opera all’interno delle Case Circondariali di San Vittore, Opera, Bollate e Monza per attuare percorsi di inserimento lavorativo ed emancipazione dei detenuti attraverso l'attività di sartoria, e a cui Schmid dona tessuti e materiali. Inoltre ha stretto una collaborazione con Carmina Campus.

Rimanenze di collezioni passate, materiali ormai superati da una moda che divora stili e tendenze a un ritmo sempre più frenetico, ma anche vecchi campionari e fondi di magazzino: l’ispirazione di Ilaria Venturini Fendi per Carmina Campus trae origine da quello che comunemente viene considerato rifiuto, ma che nella filosofia del marchio diventa materiale prezioso per nuove produzioni. «La collaborazione con Carmina Campus è iniziata due anni fa - continua Ciccarelli -. L'obiettivo era quello di confermare il percorso e l'impegno pluriennale di Schmid nell'ambito della moda circolare e del riciclo e riutilizzo dei materiali per una moda più sostenibile e attenta all'ambiente. Da questi materiali non nascono solo nuove collezioni, ma anche progetti di forte impatto sociale, come la linea made in prison, realizzata grazie al lavoro delle cooperative sociali in alcune prigioni femminili italiane. Un esempio di “moda circolare” lanciata da Ilaria Venturini Fendi e Schmid e un progetto concreto che li vede, insieme alla Sartoria San Vittore, collaborare per insegnare l’arte della sartoria alle detenute per facilitarne il recupero sociale».

Inoltre si è rinnovato per il secondo anno consecutivo la collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Nell’anno scolastico 2016-2017 Schmid ha fornito alla disciplina di Cultura Tessile, tenuta dalla professoressa Livia Crispolti dell’Accademia alcuni suoi prodotti che gli studenti hanno poi rielaborato in modo originale, mettendo in pratica le proprie capacità e il proprio talento. Lo scorso febbraio alcuni dei tessuti, rielaborati dagli studenti, sono stati esposti nello stand di Schmid a Lineapelle, dove per la prima volta le creazioni degli studenti sono state messe alla prova del mercato.

«La collaborazione tra le aziende e le scuole d’arte e di design - conclude l'ex manager e ora imprenditore - è fondamentale per il nostro settore; noi ci abbiamo sempre creduto perché pensiamo che sia uno strumento importante per dare nuovo impulso creativo alle aziende e concrete opportunità professionali ai ragazzi. La nostra collaborazione con l’Accademia di Brera va in questa direzione, permettiamo ai futuri stilisti di esercitarsi e formarsi sui nostri tessuti e creiamo un ponte tra la scuola e il mercato».

In questo momento Schmid è alla ricerca di personale. In particolare un responsabile commerciale settore pelletteria per l'estero (in particolare Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia); responsabile sviluppo dei prodotti; responsabile amministrativo (in sostituzione su una maternità); un supporto all'Ufficio produzione. Gli interessati possono inviare un cv al sito www.schmid.it.



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