martedì 5 febbraio 2019
Intesa tra Lega e M5S sul nome del ministro degli Affari europei, 82 anni, economista euroscettico. Il Pd protesta: è incompatibile per precedenti incarichi
Paolo Savona, indicato come futuro presidente Consob (Ansa)

Paolo Savona, indicato come futuro presidente Consob (Ansa)

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Il governo ha trovato l'intesa per nominare Paolo Savona, attuale ministro agli Affari Europei, alla presidenza di Consob, l’autorità garante della Borsa in Italia. La nomina dovrebbe essere confermata nel corso di un Consiglio dei ministri previsto per le 12 di oggi.

La carica di presidente della Consob è vacante da settembre, cioè da quando Mario Nava si dimise dopo le pressioni di Lega e Movimento 5 Stelle, che lo avevano giudicato incompatibile con il suo incarico perché contemporaneamente dipendente della Commissione europea. La voce di Savona presidente della Consob era circolata con sempre maggiore insistenza dalla fine della scorsa settimana. La delega agli Affari regionali passerebbe nelle mani del premier Giuseppe Conte, che assumerebbe l'interim del ministero. In ultima analisi, la delega potrebbe essere assegnata ad una personalità vicino alla Lega.

Savona ha 82 anni, è un economista ed ex professore universitario che negli ultimi tempi ha condiviso diverse posizioni contro l’efficacia dell’euro e contro la gestione della Banca Centrale Europea di Mario Draghi, trovandosi allineato con i due partiti di governo. La proposta di nominarlo ministro dell’Economia, sostenuta soprattutto della Lega, fece fallire il primo tentativo di formare il governo fra Lega e Movimento 5 Stelle: ai tempi fu respinta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che considerava pericoloso dare l’incarico a una persona esplicitamente euroscettica. Nel secondo tentativo di formare il governo, Savona fu infine nominato ministro degli Affari europei, un ruolo assai meno importante.

Sulla sua nomina a presidente della Consob insorge il Pd sottolineandone l'incompatibilità. "Il ministro Savona non può fare il presidente della Consob, il governo non può ignorare le leggi. Le ragioni di incompatibilità di Savona sono diverse", dice la senatrice del Pd Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo democratico a palazzo Madama. "Il ministro ha lavorato fino a maggio 2018 per il fondo Euklid, quindi per un soggetto vigilato da Consob, in più risulta in conflitto con le leggi Madia e Frattini - aggiunge Malpezzi - Se il Consiglio dei ministri approvasse la nomina, pur in presenza di tali incompatibilità, ci troveremmo di fronte ad una situazione gravissima e senza precedenti".

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