mercoledì 10 ottobre 2012
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​"Negli anni la perdita cumulata in termini di calo del potere d'acquisto delle retribuzioni - spiega il numero uno della Fp-Cgil Rossana Dettori - è in media superiore ai 6mila euro per i lavoratori dei ministeri e superiore agli 8mila per i lavoratori degli enti pubblici non economici". In pratica i dipendenti pubblici hanno i contratti scaduti a fine 2009 (l'indennità di vacanza contrattuale è stata erogata solo per il 2010) e con la legge di stabilità non solo viene confermato il blocco delle retribuzioni fino a fine 2014 previsto dal precedente Governo ma anche lo stop all'indennità di vacanza contrattuale (il 50% del tasso di inflazione Ipca) per il 2013-14 e il mancato recupero per quello maturato nel 2011 e 2012.Alla fine del 2014 - avverte Dettori - mancheranno all'appello almeno 10 punti di potere d'acquisto. In pratica siperderanno alla fine del periodo circa 240 euro lordi in busta paga". Dettori sottolinea come il congelamento delle retribuzioni con il mancato recupero dell'inflazione pesi anche sulle pensioni future dei dipendenti pubblici calcolate sulla base del montante contributivo ma anche sul Tfr. "Quello che il Governodà in termini di riduzione dell'Irpef - avverte - è meno di quello che si toglie ai dipendenti pubblici in termini di potere d'acquisto. Il vantaggio è prevalentemente per i lavoratori autonomi che godranno della riduzione dell'aliquota poiché dichiarano nella maggior parte dei casi redditi bassi".
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