martedì 10 dicembre 2013
Potenziare la tracciabilità dei pagamenti e incentivare l'uso della moneta elettronica sono tra gli elementi che potrebbero contribuire alla lotta all'evasione fiscale.
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Potenziare la tracciabilità dei pagamenti e incentivare l'uso della moneta elettronica sono tra gli elementi che potrebbero contribuire alla lotta all'evasione fiscale. Lo sottolinea il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni in un discorso diffuso in occasione di un convegno all'Agenzia delle Entrate. Incontro al quale il ministro non è presente perché trattenuto a Bruxelles per l'Ecofin.Nel ricordare il disegno di legge delega in materia fiscale già approvato alla Camera e adesso all'esame del Senato Saccomanni ha sottolineato che "l'intento è quello di potenziare i sistemi di tracciabilità dei pagamenti favorendo una corrispondente riduzione dei relativi oneri bancari; incentivare l'utilizzo della moneta elettronica rispetto al contante; favorire il crescente utilizzo della fatturazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi mediante una riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili".Per Saccomanni "la legalità non si afferma in campo fiscale solo mediante la lotta a fenomeni di occultamento delle basi imponibili ma anche impedendo l'abuso della legge fiscale". Sul fronte internazionale il ministro ricorda che in una economia globalizzata un'azione efficace contro l'evasione "non può limitarsi a misure domestiche unilaterali: si rendono necessarie anche risposte coordinate a livello internazionale". "I Paesi del G20 hanno confermato l'impegno ad adottare entro la fine del 2015 lo scambio automatico di informazioni quale nuovo standard globale di trasparenza fiscale e assicurato il proprio supporto all'Ocse per sviluppare tale standard entro la metà del 2014".BEFERA: ELUSIONE ED EVASIONE NON COMPATIBILI CON DEMOCRAZIA"C'è bisogno di dire una parola forte e certa, di affermare che l'elusione e l'evasione fiscale non sono compatibili con la nostra economia e con nessun sistema veramentedemocratico". È quanto ha affermato il direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera intervenendo al convegno La legalità fiscale italiana, asimmetrie e convergenze con l'Europa presso la sede dell'Agenzia delle Entrate.Befera ha ricordato che l'ammontare delle tasse evase in Italia viene stimato dalla Corte dei Conti "in circa 130 miliardi nonostante gli sforzi compiuti dalla Guardia di finanza e Agenzia delle Entrate negli ultimi anni"."La mancata dichiarazione dei redditi conseguiti - ha continuato Befera - determina un accesso indebito a quelle prestazioni sociali, a cui, in gran parte, si accede sulla base della dichiarazione Isee, generando iniquità e perpetuando aree di privilegio che non sono compatibili con un sistema civile e democratico".
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